Saldi, contro le truffe armati di videofonino

Stefania Scarpa

Tutti in fila a caccia dell’affare. Ma senza troppa ansia. Sono cominciate così le svendite di fine stagione nei negozi della capitale, con tanti turisti (soprattutto giapponese) determinati all’acquisto scontato e i romani più timidi, dietro, a guardare, scrutare e comprare poco.
Un po’ sarà stato il sabato estivo che invitava più a imboccare la via del Mare che via del Corso, un po l’eterna crisi che attanaglia gli italiani, ma l’impressione del primo giorno dei saldi estivi è che non abbiano fatto «boom». Certo, a girare ieri pomeriggio per le strade più commerciali del centro e poi a via Ottaviano, via Appia Nuova e nei centri commerciali della periferia fino agli outlet di Castel Romano e Valmontone, di file davanti alle griffe più celebri ce n’erano. E si vedevano anche tante buste di acquisti. Ma l’impressione è che i romani stavolta siano arrivati all’appuntamento con i soldi contati e con le idee molto chiare.

E c’è anche chi ha seguito i consigli dei giorni scorsi delle associazioni di consumatori, fotografando i capi desiderati prima per poi verificare la veridicità dello sconto dopo. Alla guerra come alla guerra, ai saldi come ai saldi.

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