Salute

Le cattive abitudini mettono a rischio la bocca del bambino

I consigli di Aiso, l'Associazione degli specialisti in ortodonzia. Come intervenire

Avere denti dritti e allineati siignifica anche avere una bocca più sana. Una masticazione scomposta, un sorriso irregolare, una malocclusione e l'abitudine di serrare i denti durante la notte, sono solo alcuni dei segnali di allarme da tenere presente e che devono portare a una prima visita di controllo dallo specialista in ortodonzia. Intervenire tempestivamente con una cura ortodontica mirata, che il proprio medico di fiducia saprà indicare è, quindi, di fondamentale importanza. L'obiettivo di un trattamento ortodontico è proprio quello di fornire al paziente un'occlusione sana e funzionale e, perché no, anche un bel sorriso per tutta la vita.

Asio, l'Associazione specialisti italiani in ortodonzia (quella branca dell'odontoiatria che si occupa dello studio e correzione delle malocclusioni, cioè della posizione anomala di uno o più elementi dentali e delle ossa mascellari) fa chiarezza sulla prevenzione e sulle modalità di intervento più corretto.

Lo specialista in ortodonzia ha la preparazione accademica, la competenza e la professionalità per visitare i bambini di ogni età e anche di fornire ai genitori tutte le informazioni necessarie. Ma quali sono i segnali di allarme per i bambini? Molti genitori aspettano che tutti i denti decidui siano stati sostituiti da quelli permanenti per portare il piccolo dal dentista ortodontista; Asio raccomanda, invece, di effettuare già intorno all'età di 4-7 anni una prima visita specialistica e trarre così beneficio da un trattamento precoce per evitare, in seguito, problematiche ortodontiche più pesanti.

Generalmente si intraprende una terapia intercettiva precoce, quando il bambino presenta alcune problematiche. Una deviazione della propria crescita fisiologica causata da abitudini viziate quali: uso del ciuccio, succhiotto, biberon, suzione del pollice, per citarne alcune. Alterazione di alcune funzioni quali la respirazione, la fonazione, la deglutizione.. Alterazioni di eruzione di alcuni elementi dentali. Ma anche particolari malocclusioni: asimmetrie funzionali, progenismi, morsi crociati, eccetera. Risulta fondamentale, quindi, saper individuare per ogni piccolo paziente il momento giusto per poter intervenire con efficacia, coinvolgendo altre figure professionali che supportino lo specialista ortodontista nell'intervento, come il pediatra o il logopedista in un'ottica di azione multidisciplinare. Ma quale è l'età più giusta per correggere i difetti della nostra bocca? I problemi ortodontici intercettati precocemente permettono maggiori scelte terapeutiche - spiega Cesare Luzi, specialista in Ortognatodonzia e presidente di Asio - ma se è vero che l'età più indicata è quella a cavallo tra infanzia e adolescenza, è anche vero che non ci sono limiti per iniziare una cura ortodontica. Sebbene con l'avanzare dell'età, infatti, le possibilità terapeutiche si riducono e non è più possibile sfruttare la crescita ossea, l'ortodonzia in età adulta è comunque in grado di dare buoni risultati consentendo di recuperare alcuni problemi che possono portare a disfunzionalità e problematiche estetiche».

«La scelta dell'apparecchio, fisso o mobile, dipende da fattori anche estetici, soprattutto in età adulta continua il presidente Luzi - in prima battuta, però, è sempre lo Specialista a valutare la cura ortodontica e, quindi, il tipo di apparecchio più adatto alle esigenze del paziente».

MFi

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