Cinetosi nei bambini, i consigli del pediatra

La cinetosi o mal d’auto è un disturbo molto frequente durante l’infanzia. Scopriamo come si manifesta e come rimediare ad esso con i consigli del Prof. Gian Luigi Marseglia

Cinetosi nei bambini, i consigli del pediatra

La cinetosi è un disturbo molto frequente in estate. Di fatti durante la stagione estiva, complici il periodo di ferie e le temperature alte, aumentano le occasioni per viaggiare in auto, in aereo e nave. Spesso questi viaggi si rivelano fonte di malessere e disagio. La cinetosi è un disturbo che si presenta già durante l’infanzia e che spesso condiziona la programmazione delle vacanze o delle gite in famiglia.

Le cause e sintomi della cinetosi

bambino in viaggio

Su questo disturbo, molto diffuso durante l’infanzia, facciamo chiarezza con il Prof. Gian Luigi Marseglia, Direttore della Clinica Pediatrica dell’Università di Pavia. Policlinico S. Matteo.

Prof. Marseglia, come e in che misura si soffre di questo disturbo durante l’infanzia?

Quello della cinetosi è un disturbo molto frequente durante l’infanzia. Si stima che circa il 30% dei bambini ne soffre a cominciare dai due anni. È legato ad uno scarso controllo della zona vestibolare situata nell’orecchio interno. È un fenomeno molto complesso a livello fisiologico che si scatena in base alla posizione che il corpo assume e al movimento che subisce. Le persone che sono predisposte a questo disturbo presentano un’ipersensibilità del centro dell’equilibrio. È come se al cervello arrivassero dei messaggi contrastanti da parte degli organi principalmente coinvolti nell'equilibrio. Ciò genera confusione e conseguente malessere. Questo disturbo si percepisce principalmente quando si viaggia in macchina, in aereo e nave.

Quali sono i principali sintomi?

La cinetosi scatena nei bambini uno stato di malessere generale caratterizzato da nausea, mal di testa, vertigini e vomito. In molti soggetti questo disturbo tende a ridursi sino a scomparire del tutto con l’avanzare degli anni, già a partire dal compimento dei dieci anni. Altri soggetti invece mantengono questo disturbo nel corso della loro intera esistenza.

Rimedi e prevenzione

vacanze bambini

Cosa fare in caso di cinetosi dei propri figli?

Innanzitutto c’è da puntualizzare che questo disturbo non deve generare troppa preoccupazione nei genitori. I suoi sintomi possono essere tenuti a bada con molta facilità. Basta seguire dei piccoli e preziosi accorgimenti. Prima di affrontare un viaggio in macchina o in aereo il primo consiglio è quello di consumare pasti leggeri. Così facendo lo stomaco è meno sollecitato e predisposto a nausea e vomito. L’ideale è partire nelle ore in cui il bambino dorme o è particolarmente assonnato. Inoltre è opportuno cercare di evitare le code e viaggiare ad una velocità moderata e costante. Durante il viaggio si consiglia di distrarre il bambino facendogli svolgere attività piacevoli come ascoltare musica o coinvolgerlo nel suo gioco preferito in modo da deviare la sua attenzione su qualcosa che mantiene la sua mente impegnata e che è in grado di stimolare una sensazione di benessere. Quando il bambino focalizza la sua attenzione su qualcosa di piacevole o interessante percepirà meno la sensazione di disagio e dolore provocata dalla cinetosi.

Se questi accorgimenti non dovessero funzionare, esistono dei farmaci?

Esistono dei farmaci molto ben documentati che inibiscono la sensazione di malessere generata da questo disturbo. Agiscono principalmente su mal di testa, nausea e vomito. Naturalmente mai ricorrere al “fai da te”. Questi farmaci devono essere prescritti dal pediatra. Negli ultimi anni troviamo in commercio farmaci naturali come quelli a base di zenzero che risultano molto preziosi nel prevenire i sintomi della cinetosi e che non presentano effetti collaterali. Utili sono i braccialetti antinausea che non contengono sostanze attive. La loro azione si basa su un principio meccanico. Di fatti esercitano pressione su un punto di agopuntura o, per essere più precisi, di digitopressione.

Secondo l’agopuntura vi è infatti un punto specifico sull’avambraccio posizionato tre dita traverse al di sotto della linea di piegatura del polso che, se opportunamente stimolato, aiuta a bloccare la nausea. Questo punto si chiama P6 e adeguatamente stimolato è in grado di regolarizzare il funzionamento degli organi situati nella regione toracica, epigastrica ed ipocondriaca.

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