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Contro le brutte cicatrici ci sono il laser e la chirurgia

Il «raggio» è parte integrante del trattamento in quanto migliora la consistenza del tessuto cicatriziale accelerandone l'evoluzione

Viviana PersianiPer qualcuno potrebbe rappresentare un segno distintivo, ma la maggior parte delle persone non ama le cicatrici, soprattutto quelle evidenti che spesso vanno a deturpare un viso o un corpo. Ogni qualvolta i tessuti subiscono una lesione, si formano cicatrici, più o meno evidenti, come esito normale della guarigione. Come si può intervenire su di esse? Forse, qualcuno ricorda quando la famosa presentatrice televisiva Katie Piper rimase ustionata dall'acido solforico gettatole in volto dall'ex fidanzato geloso. Fu il dott. Matteo Tretti Clementoni, di Hospitadella, a intervenire ottenendo risultati brillanti.Proprio lo specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica Tretti Clementoni spiega come si possano trattare le cicatrici, premettendo che «il laser non rappresenta la bacchetta magica». «Per trattare le cicatrici da ustione, ma non solo, il laser è un'arma grazie alla quale il chirurgo potrebbe migliorare l'aspetto delle cicatrici specifica il medico -. E sia chiaro, migliora, ma non cancella. Sono state pubblicate le linee guida mondiali per il trattamento delle cicatrici: il laser è parte integrante del trattamento perché migliora la consistenza del tessuto cicatriziale rendendolo più morbido e accelerandone, a volte, l'evoluzione. Ciò non deve sostituire la chirurgia che, a seconda delle caratteristiche, interviene in modo più consono alla gravità del caso. A esempio, se c'è una cicatrice lineare retraente si può agire con una Z-plastica, mentre se siamo di fronte ad una cicatrice ampia a Corazza, lungo tutto il torace, risulta difficile intervenire chirurgicamente».È ormai dimostrato come il laser a CO2 scateni delle reazioni biochimiche. Alcuni fattori di crescita tissutali vengono stimolati e altri si riducono, l'architettura della pelle dopo il trattamento laser non è più costituita da grossolani fasci di fibre collagene ma risulta più disordinata, con vasi sanguigni verticali e fibre più piccole e disposte in modo caotico: più simile cioè alla pelle sana.Numerose dimostrazioni istologiche e cliniche hanno permesso di annoverare, a pieno titolo, i trattamenti con laser vascolari e laser a CO2 negli algoritmi terapeutici delle cicatrici.

La chirurgia, mediante la rimozione del tessuto cicatriziale e mediante l'impianto di tessuto adiposo e cellule staminali, è elemento fondamentale nel trattamento delle cicatrici ma a volte non riesce ad essere utile. I trattamenti laser possono quindi svolgere il loro ruolo terapeutico modificando la qualità dei tessuti e rendendoli più simili alla cute sana.Info: www.hospitadella.itnumero verde 800589004

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