Salute

Un libro spiega perché l'intestino è il nostro secondo cervello

Alice SforzaSentite le farfalle nello stomaco? Siete poco riflessivi e le vostre decisioni sono spesso «di pancia»? Leggendo il libro di Miguel Angel Almodóvar «Intestino, secondo cervello» edito da Vallardi, si comprende come questi modi di dire abbiano, in realtà, spiegazioni scientifiche. L'intuizione che fu degli antichi egizi, è stata, oggi, sostituita dalla dimostrazione che nell'intestino risieda il nostro cervello enterico; la ricerca ha verificato che una buona percentuale di neurotrasmettitori con funzioni legate all'umore e responsabili di quelle sensoriali e cognitive, sia prodotta proprio nell'intestino.Qui, varie centinaia di milioni di neuroni, oltre a occuparsi della digestione, collaborano con il sistema immunitario nella difesa dell'organismo. E stato accertato che lo squilibro del microbiota, o comunemente definito flora intestinale, la cosiddetta disbiosi, sia responsabile di disturbi emotivi, di ansie e depressioni e di altre patologie neurodegenerative, come il morbo di Parkinson, l'Alzheimer o anche l'autismo.

Come conservare il buono stato del macrobiota, le cui origini risalgono al nostro periodo neonatale quando, attraverso il latte materno, abbiamo costruito nel nostro intestino un vero esercito di soldati pronti a difenderci da attacchi esterni? Una dieta corretta è la medicina migliore per aiutare il nostro cervello enterico a funzionare al meglio: alla fine del volume sono presenti ricette interessanti consigliate da chef, da esperti di alimentazione e di nutrizione, che potranno esserci d'aiuto per salvaguardare la nostra salute, senza ricorrere ai farmaci.

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