In tanti riscoprono l'attività sportiva durante le ferie, quando si hanno tempo ed energie per coltivare tutte quelle passioni che nel resto dell'anno sono state accantonate. Tuttavia la mancanza di un'adeguata preparazione atletica portata avanti in maniera costante e continuativa può farci trovare impreparati. Per chi sceglierà di trascorrere le vacanze in montagna, non mancherà occasione di praticare l'arrampicata, di fare lunghe escursioni in mountain bike o di partecipare a gare di orienteering nei boschi. Nello scegliere un corso, tuttavia, è importante valutare il proprio grado di allenamento generale: nella maggior parte dei casi i gruppi vengono divisi per «classi», dalla più alla meno avanzata.
Se non ricordate quando è stata l'ultima volta che siete andati a pedalare in mountain bike, è bene ricominciare dal corso base. A volersi mettere in gioco oltre le proprie possibilità fisiche si rischia grosso: una banale caduta può portare alla distorsione di una caviglia o alla frattura di un polso. Il risultato? Addio vacanza. È importante, inoltre, scegliere l'attrezzatura e l'equipaggiamento giusti: uno scarponcino da trekking con una suola adatta e una buona struttura consentono al piede di avere sempre un appoggio stabile.
Al mare, invece, la parola d'ordine è sport d'acqua, «di vento» o da spiaggia. Dal surf al windsurf, dal sub passando per il kite e la vela: se decidete di trascorrere le vacanze in una località balneare, l'attività sportiva è assicurata. Pur non tralasciando gli shock termici il tuffo subito dopo una partita a beach volley rischia di provocare un'alterazione del sistema cardiocircolatorio è importante soprattutto non sottovalutare lo stress al quale vengono sottoposti ossa e muscoli quando si praticano sport acquatici. Benché la traumatologia legata a queste attività sia spesso meno dannosa rispetto a quella degli sport montani, riuscire a mantenere l'equilibrio in acqua (sulla tavola da surf, ad esempio) comporta una sollecitazione continua dei muscoli lombari e addominali e se la preparazione fisica non è adeguata, la prima a risentirne in questo caso sarà la schiena.
Quando si cammina a piedi nudi sulla sabbia, invece, il rischio è quello di appoggi precari e cadute, mentre un tuffo in mare o una nuotata, quando si è fuori allenamento, possono provocare uno stiramento muscolare. Prima di iniziare qualsiasi attività sportiva, 10 minuti di riscaldamento muscolare, anche per chi è già allenato, sono d'obbligo.*Chirurgo ortopedico
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