Salute

Il maschio si sta "femminizzando": sterilità raddoppiata e pene più corto

L'inchiesta sul fenomeno della "femminizzazione" del maschio dopo 20 anni di rivoluzioni tecnologiche e di esposizione a sostanze chimiche

Il maschio si sta "femminizzando": sterilità raddoppiata e pene più corto

Gli effetti ci sono. E cominciano a vedersi. L'uomo sta cambiando, il maschio alpha non c'è più e si sta "femminizzando": pene più corto, testosterone ridotto e seno maschile.

Stasera a PresaDiretta verrà mandata in onda una puntata di inchiesta sul fenomeno della trasformazione degli uomini in donne. Non che domani siano destinati a scomparire, certo. Ma qualcosa di simile. Come scrive La Stampa, infatti, "il testosterone, l’ormone maschile per eccellenza, di un uomo di 60 anni è molto più basso rispetto a quello di suo padre", mentro "il pene dei giovani d’oggi è più corto di quasi un centimetro rispetto al passato" e poi bisogna considerare " ci sono casi più estremi, ma in fondo non così rari, di uomini che sviluppano il seno".

Fertilità ridotta

La questione più importante è quella della riduzione della fertilità. In Italia, per dire, è più che raddoppiata in venti anni. Non stupisce dunque se il Belpaese sia in netto calo demografico. Secondo quanto scrive il quotidiano torinese, infatti, "se continuiamo cosi, con 1,3 figli in media a donna, siamo destinati a veder sparire il 60% dei giovani nel giro di tre generazioni". Carlo Foresta, direttore dell’Unità di Andrologia e Medicina della riproduzione dell’Azienda Ospedaliera di Padova, ha infatti spiegato a PresaDiretta che "i casi al limite della fertilità sono veramente aumentati, una volta un uomo produceva 300, 400 milioni spermatozoi per eiaculato ora circa il 30% in meno". Non poco.

Il pericolo viene dalla chimica

Ma a cosa è dovuta questa trasformazione dell'uomo? Innanzitutto alle sostanze chimiche con cui, mangiando o nelle attività quotidiane, arriviamo a contatto ogni giorno. Tra queste soprattutto i ftalati, presenti nei saponi, nei profumi e in molt altri oggetti di uso quotidiano. Oppure il bisfenolo A: "Nei cibi in scatola all’interno c’è - spiega a PresaDiretta Nicolas Olea, esperto di bisfenolo A dell’Università di Granada - una pellicola che sembra plastica…anche quella è fatta di bisfenolo A, e una parte può migrare nel cibo che mangiamo. La maggiore fonte di esposizione a questa sostanza per noi pensiamo sia proprio il cibo in scatola".

Fallimento del maschio

Ed ecco dunque che con l'esposizione a questi elementi chimici sin dal momento in cui siamo nella pancia della mamma genera la femminizzazione del maschio. "Noi siamo tutti programmati per essere di sesso femminile - spiega Richard Sharpe, professore del Centro per la salute riproduttiva dell’Università di Edimburgo - Se non succedesse qualcosa durante lo sviluppo del feto saremmo tutte femmine. È il programma di base. Diventare maschio, significa modificare questo programma. Il testosterone è fondamentale per un uomo. Quello che noi stiamo vedendo, è che il programma di sviluppo attivato dal testosterone non sta più funzionando correttamente.

Alcuni studiosi parlano di femminilizzazione del maschio, ma io trovo più preciso definirlo: un fallimento della mascolinizzazione".

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