Pediatria: primavera, stagione dei disturbi intestinali

I bambini possono risentire di disturbi all'intestino in primavera: ecco i consigli da seguire e quando rivolgersi al proprio pediatra di fiducia

Pediatria: primavera, stagione dei disturbi intestinali

La primavera porta con sé un bisogno di attenzione per i disturbi all'intestino dei bambini.

Come riporta Adnkronos, le infezioni virali aumentano in primavera per i più piccoli, per cui i genitori devono armarsi di buon senso e contattare pediatri e pronto soccorso in caso di bisogno. "Nausea, dolori, diarrea e talvolta vomito - ha raccontato ad Adnkronos Salute Antonino Reale, responsabile di Pediatria dell'emergenza all'ospedale Bambino Gesù di Roma - spesso legati a forme similinfluenzali, o in casi più importanti al rotavirus, per il quale esiste un vaccino, rischiano di essere sintomi tanto più importanti quanto più piccolo è il bambino. I più piccini, infatti, rischiano più degli altri la disidratazione”.

Un buon consiglio è quello di far bere il bambino a piccoli sorsi, magari aiutandolo con un cucchiaino. Da evitare il rimedio casalingo a base di tè e riso, che aumenta il rischio dell’insorgenza di chetoacetosi. La dieta deve essere quanto più normale possibile: non devono mancare pasta e latte e si deve bere molto. I probiotici invece non danno rassicurazioni certe in quanto a efficacia in questi casi. Bene il riposo e la somministrazione di sali minerali.

Si può ricorrere invece agli antidolorifici in caso di crampi addominali, ma è sempre meglio chiedere al pediatra, perché il sintomo potrebbe nascondere un problema più importante.

Attenzione se il bambino si lamenta molto, se si nota la presenza di sangue nelle feci o se il piccolo è debilitato. Di solito, le forme acute durano un paio di settimane, ma se i sintomi continuano, ci può essere un problema diverso, che può essere un’intolleranza così come il morbo di Crohn.

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