Ricerca In Sardegna un Centro per sperimentare nuovi farmaci

I volontari per ora sono 78, ma il loro numero dovrà triplicarsi. Sono tutti sardi, adulti e sani e avranno un gettone dai mille ai tremila euro. Sono stati reclutati con una campagna promozionale partita a metà settembre nell’isola. Su di loro saranno sperimentati farmaci in piccolissime quantità, per osservarne gli effetti collaterali. E tutto questo avverrà a «Fase 1», la prima struttura pubblica italiana di ricerca clinica e preclinica nata nell’ospedale «G.Brotzu» di Cagliari. Il nuovo centro specialistico è interamente finanziato con fondi pubblici e cioè 4 milioni di euro della Regione Sardegna ed è un fiore all’occhiello per l’Italia: sono previsti 12 posti letto con 6 postazioni attrezzate per il monitoraggio continuo di Ecg, pressione arteriosa, frequenza cardiaca e temperatura corporea. Questo Centro nasce in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità, l’Agenzia italiana del Farmaco e Sardegna Ricerche e potrà sperimentare fino a 3-4 farmaci ogni anno. Già si sta esaminando cinque diverse sostanze: un nuovo antibiotico, un antinfettivo, due molecole sviluppate dal CNR di Roma ed una dall’università di Genova. All’inaugurazione di «Fase 1» c’erano il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Enrico Garaci; il direttore generale dell’Aifa Guido Rasi e il presidente di Farmindustria Sergio Dompè.

Giampaolo Pilleri, direttore di «Fase 1» ha spiegato che il centro, eseguendo i primi delicati studi su nuovi farmaci all’interno del sistema avanzato dell’ospedale, «potrà contribuire ad attrarre anche ben più ampie sperimentazioni.

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