Scoperto un altro fattore di rischio per l’infarto: si tratta della scarsa forma fisica. Il nuovo studio è stato effettuato dall’Università norvegese della scienza e della tecnologia, poi pubblicato dall’European Heart Journal: in base a questa ricerca - effettuata tra il 2006 e il 2008 - è stata misurata l’idoneità cardiorespiratoria di 4.527 tra uomini e donne. I soggetti sono stati formati da volontari che hanno preso parte all’indagine sulla salute denominata “Hunt3”, che ha selezionato la popolazione del Nord-Trøndelag. I partecipanti non soffrivano né di malattie cardiovascolari o ipertensione, né erano affetti da cancro, tanto che gran parte di essi erano considerati soggetti a basso rischio di malattie cardiovascolari nei successivi 10 anni. Tra i 4,527 soggetti, però, 147 hanno subito infarti o hanno sofferto di angina pectoris entro il 2017.
"Abbiamo riscontrato - spiega Bjarne Nes, che ha fatto parte del team di ricerca scandinavo - un forte legame tra maggiore attività di fitness e minor rischio di infarto e angina pectoris nei 9 anni successivi alle misurazioni effettuate. Persino tra le persone più fit, il 25% di chi ha gli indicatori migliori di forma fisica ha un rischio di infarto pari alla metà rispetto al 25% di coloro che sono meno fit”.
Una buona soluzione è quindi tenersi in forma per abbattere il rischio di attacco di cuore, magari a partire da
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