San Camillo-Forlanini: make-up da 77 milioni

Serviranno circa 77 milioni per la ristrutturazione completa di sei padiglioni e quella parziale di altri due dell’azienda ospedaliera San Camillo, a cui si aggiunge la messa in agibilità di strutture attualmente fatiscenti e abbandonate dell’ospedale Forlanini. È questo il progetto di interventi di ristrutturazione dell’ospedale San Camillo-Forlanini, costruito negli anni Venti, presentato ieri nell’aula magna del nosocomio. «Agli interventi di ristrutturazione si aggiungono quelli di recupero degli impianti - ha detto il direttore generale dell’azienda ospedaliera, Luigi Macchitella - grazie a un accordo con il ministero dell’Ambiente che ci offrirà un finanziamento di 4 milioni verranno realizzati degli interventi di ammodernamento che garantiranno il risparmio energetico. Il finanziamento coprirà la metà del costo complessivo dell’intervento e ci permetterà di avere all’interno dell’ospedale dei co-generatori che trasformano il calore in energia elettrica. Inoltre, da ottobre, introdurremo due nuove macchine di ultima generazione: una Tac a 128 volumi che verrà usata soprattutto in cardiologia e che farà del San Camillo la prima azienda in Italia dotata di questa apparecchiatura. Sempre da ottobre verrà affidato un acceleratore lineare che soltanto altri due ospedali in Italia possiedono».

All’incontro ha partecipato anche l’assessore regionale alla Sanità, Augusto Battaglia, che ha sottolineato come questo intervento di «restyling» faccia parte di «un più ampio progetto di razionalizzazione e miglioramento della rete ospedaliera laziale».

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