Con più di due milioni di fedeli giunti in Arabia Saudita da ogni angolo del pianeta, il pellegrinaggio musulmano a La Mecca ha raggiunto ieri il suo culmine, lasciando però dietro di sé un nuovo triste elenco di vittime di catastrofi naturali, epidemie o scontri armati.
Dopo lannuncio nei giorni scorsi della morte di quattro pellegrini contagiati dal virus H1N1, nelle ultime ore secondo le autorità saudite sono oltre 80 i morti a causa delle insolite piogge torrenziali che si stanno abbattendo sul regno del Golfo. A Gedda, sul Mar Rosso, 77 persone sono state uccise dalle inondazioni causate dallaumento delle precipitazioni che sta funestando il pellegrinaggio di fedeli provenienti da 26 Paesi, mentre sarebbero quattro, secondo le autorità, le vittime a La Mecca. Interi quartieri delle due città sono stati invasi dallacqua che ha distrutto numerose abitazioni, mentre il crollo di due ponti ha obbligato le autorità a chiudere lautostrada per la città santa, impedendo a molti pellegrini di completare il sacro hajj. Sui fedeli ieri è piovuto anche il saluto del presidente statunitense Barack Obama. Rivolgendosi a tutti i musulmani negli Usa e nel mondo che celebrano la Id al Adha (la Festa del sacrificio), ha detto che «i riti del pellegrinaggio e della Adha ci ricordano la condivisa discendenza da Abramo delle tre grandi religioni del mondo».
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