Mentre Marrazzo è costretto a imporre sacrifici ai cittadini del Lazio, tagli di posti letto e stangate a colpi di ticket (che continua a chiamare «compartecipazione» alla spesa) lAgenzia di Sanità pubblica della Regione continua a spendere, infischiandosene dei rilievi mossi dagli ispettori della Ragioneria generale dello Stato. I controllori mandati dal ministero dellEconomia, dopo aver rilevato una serie di anomalie nei conti dellazienda di sanità pubblica, avevano sollecitato una maggiore oculatezza, soprattutto sul fronte della spesa. Per tutta risposta lAsp ha ratificato le nomine di 7 nuovi dirigenti di vertice. Ma cè di più: alcuni consiglieri di amministrazione dellAsp (quelli di minoranza) erano stati tenuti alloscuro dellispezione ministeriale.
E quando lhanno saputo, il senatore Domenico Gramazio e lavvocato Nicola Ottaviani, hanno fatto fuoco e fiamme.E Sandro Biserna. segretario regionale della Uil, ha detto: «LAsp va chiusa e al suo posta va istituito un osservatorio che rilevi le necessità di salute di cittadini e realtà locali».pagina 50
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