Sanità, la sinistra teme il voto e scarica l’assessore Montaldo

Ora i Comunisti italiani e Rifondazione chiedono una commissione d’inchiesta

(...) ultimi tempi avrebbe il brutto vizio di annunciare rivoluzioni in campo sanitario che, dicono sempre loro, non avrebbero in realtà alcun fondamento concreto. «Vende fumo», ha detto Marco Nesci, capogruppo di Rifondazione Comunista, nella conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina negli uffici della Regione. Un fumo che è stato più che sufficiente a far scendere più volte in strada, con una buona dose di preoccupazione, cittadini, medici e lavoratori del settore. «La confusione è tanta, troppa - spiega Franco Bonello, consigliere regionale di Unione a sinistra -. Chiediamo un po' di chiarezza. Soprattutto perché la giunta ci ha estraniato completamente da queste scelte».
Dichiarazioni che - guarda a caso - arrivano a pochi, pochissimi giorni dall'apertura dei seggi, dove il malcontento dei cittadini per la politica sanitaria potrebbe giocare un brutto scherzo a Vincenzi e Repetto. Il tutto, proprio mentre qualche chilometro più in là, a Savona, Montaldo stava comunicando a sindacati e dipendenti della Asl 2 che il progetto dello «scioglimento» dell'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure nell'Azienda sanitaria locale «s'ha da fare».
«Il sistema sanitario regionale va certamente rivisto - dicono i rappresentati del Forum -, ma è necessario creare dei servizi ambulatoriali sul territorio prima di pensare a ridurre o addirittura chiudere quelli già esistenti». Bella scoperta.
È una partita giocata su due piani: quello della sanità e quello politico. «Con la scusa del partito democratico, si stanno dimenticando di tutte quelle forze che li hanno portati alla vittoria - commenta Nesci, Prc -. Se vogliono farlo diventare un consiglio regionale di centro, facciano pure, ma noi non staremo a guardare». A questo proposito, i componenti del Forum delle sinistre hanno annunciato l'incontro che si terrà la prossima settimana tra capigruppo, segretari e giunta regionale per discutere dei rapporti tra la giunta stessa e i partiti che si sentono ignorati. Insomma, gli screzi in famiglia ci sono, e sono anche molti. Del resto si sa, parenti serpenti. Ma la serpe in seno alla maggioranza resta ancora una volta la sanità.
La sinistra di piazza De Ferrari chiede, in primo luogo, la creazione di una commissione di inchiesta sulla gestione dell'ospedale San Martino, sul quale sta mettendo a punto un dossier dettagliato che sarà presentato dopo le elezioni: «Dai dati che abbiamo raccolto sono emerse gravi mancanze - denuncia Tirreno Bianchi, capogruppo dei Comunisti italiani - Dal pronto soccorso alle condizioni igieniche, dall'organizzazione alla gestione dei trasporti interni. È tutto da rivedere». Il Forum fa anche marcia indietro sulla decisione di creare una Agenzia Regionale della Sanità, cosa per altro già prevista dal progetto - già votato - di riordino della sanità regionale. «Non è una priorità, ora come ora - ha ammesso Bonello, Us -.

Sarebbe solo uno spreco di risorse, specie se dovesse essere impostata come un ufficio passacarte che non può incidere sulle scelte delle aziende». Per l'Agenzia, però, sarebbe già stato designato un dirigente: il direttore della Asl 2, Franco Bonanni. Oltre il danno, la beffa.

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