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"A Sanremo per rivincita? No, sarò un nuovo Ultimo"

Il cantautore Ultimo all'Ariston con Alba: "Tanti mi hanno detto: Ma perché vuoi ritornare in gara al Festival?"

"A Sanremo per rivincita? No, sarò un nuovo Ultimo"

Scusi, Ultimo, perché ha deciso di tornare in gara al Festival di Sanremo?

«In effetti molti mi hanno chiesto ma chi te lo fa fare, riempi già gli stadi, non ne hai bisogno».

Quindi?

«Mica si va a Sanremo solo per recuperare qualcosa o riaprire una carriera. C'è anche altro».

Ad esempio?

«Ci vado per chiudere il cerchio e non perché abbia qualcosa in sospeso».

Rivincita?

«Ci vado per una mia scelta ben precisa, non per una ipotetica rivincita».

Ha vinto tra i giovani nel 2018, è arrivato secondo nel 2019. Con un po' di polemiche. Dicono pensasse di vincere.

«Nel bene e nel male, quanto accaduto mi ha portato fino a oggi. Non vado per fare pace con il Festival, vado per mettermi in gioco, con una canzone, Alba, che mostra un lato nuovo di me».

La nuova «alba» di Ultimo è già radiosa prima di arrivare all'Ariston: il tour del 2023 ha già venduto oltre 250mila biglietti in prevendita e viaggia verso il tutto esaurito prima ancora che arrivi il disco intitolato come la canzone sanremese (esce il 17 febbraio). Al festival Ultimo stupirà molti con un brano anticonvenzionale nella forma e con una bella progressione vocale. Ha scelto un modo diverso di presentarsi, questo ragazzo silenzioso e ossessionato dalla musica. Ventisette anni tra una settimana, vero nome Niccolò Moriconi, romano di San Basilio, autentico sprinter del successo visto che ha prodotto il suo primo brano nel 2017 e due anni dopo nel 2019 ha riempito l'Olimpico di Roma. Ultimo preferisce cantare invece che parlare e difatti risponde a queste domande continuando a suonare il pianoforte a testa bassa, ricurvo, quasi appoggiato sulla tastiera. Piccoli guizzi sui tasti, accenni melodici, riflessioni.

Ultimo

Ultimo ormai è un «format» riconoscibile. «Alba» spiazzerà qualcuno.

«L'ispirazione per il brano mi è venuta in spiaggia questa estate. Ho registrato la melodia sul cellulare di corsa e poi l'ho sviluppata subito dopo. Ha una struttura tutta sua e io la reputo unica (la canticchia - ndr)».

Lei al collo tiene una collana con una chiave stilizzata.

«Quando mi metto al pianoforte per comporre nuove canzoni, il mio obiettivo è sempre lo stesso: voglio aprire nuove stanze, esplorare aree che non conoscevo, insomma crescere».

A Sanremo crescerà o «risolverà i conti con il passato»?

«Non sono pentito né vado fiero di quello che successe nel 2019 (polemiche con la stampa e battuta sul vincitore Mahmood - ndr). Penso che, nel bene o nel male, ho sempre fatto parlare le mie canzoni. Io mi esprimo così, il resto passa e va. Sono ossessionato dalla musica. Certe mi volte mi dicono ma dai, stacca un attimo, non pensarci per un po'».

In effetti non pensa neanche tanto ai social.

«Se non faccio una storia su Instagram per tre o quattro giorni, mi chiedono se sto bene».

Il suo brano che gira in radio si intitola «Ti va di stare bene».

«Fa parte della scaletta di Alba».

Avrebbe potuto presentare quello in gara.

«Ma per me a Sanremo l'obiettivo non è soltanto vincere. Certo, vincere fa piacere a tutti. Ma è anche importante presentare qualcosa di nuovo, qualcosa di diverso, di inedito. Credo che Alba sia perfetta per questo».

Difficile vedere al Festival un artista con un tour negli stadi.

«È appena stata aperta la terza data all'Olimpico. Sono contento, ovvio».

Come ha vissuto la pandemia?

«Beh, non è stato facile, come per tutti. Ho rinviato concerti, cambiato i programmi, affrontato le paure che tutti abbiamo affrontato. Però ho anche fatto uscire l'album Solo che è andato bene ma, soprattutto, è stata la fotografia di ciò che stavo, stavamo vivendo. Preferisco parlare con le canzoni, sono quello il mio strumento per comunicare davvero ciò che penso e provo».

Quale cover farà al Festival?

«Oggi farò le prove ma non ho ancora scelto. E dire che, sui 28 concorrenti, siamo rimasti solo in quattro o cinque a non avere ancora le idee chiare».

Nel disco c'è un brano che si intitola «Joker».

«Uno dei versi recita: Lo so che è il mondo a non averti capito. Quando ho visto il film, ho avuto questa folgorazione: Lo so che volevi essere tu il migliore, se solo avessi dato ascolto all'amore.... Se lui fosse stato aiutato, avrebbe potuto farcela».

Anche lui un «ultimo».

«Forse per questo ho sentito il bisogno di prenderne le parti, chissà».

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