Già l’aveva fatto Saviano. Luca e Paolo ieri, in apertuta di Sanremo, l’hanno ripetuto.Che c’è di più divertente di prendere per i fondelli il Giornale e i suoi presunti «dossier»? Le due iene si sono esibite in un omaggio canoro ( sulle note della morandiana Ti supererò ) ai due più «grandi comici del momento »: Fini e Berlusconi, mettendoci dentro le olgettine, le Minetti, le arcorine, Fede, Ghedini, la Santanchè, la Casa di Montecarlo e ovviamente anche il nostro quotidiano, nell’accezione dei portatori di «macchina del fango». «Ti sputtanerò - cantano i due conduttori che lavorano a Mediaset ti sputtanerò, al Giornale andrò... con in mano foto dove tu sei con un trans... poi consegnerò le intercettazioni e alle prossime elezioni sputtanato sei». Finendo il grazioso brano con: «Ma il 6 aprile in tribunale ci vai tu....» Tu, ovviamente, è il Premier. Insomma dove siamo? Al Festival di Morandi o nel salotto super radical chic di Fazio e Saviano? Perché questa kermesse si sta sempre più trasformando in un incontro della creme del pensiero di sinistra. L’ultimo ospite arruolato è Roberto Benigni. Contrariamente alle prime indiscrezioni, l’attore ha accettato di salire sul palco dell’Ariston giovedì, durante la serata che celebra i 150 anni dell’unità d’Italia. A fare? A interpretare a modo suo l’inno di Mameli, a raccontarne la creazione e il significato. Ma voi ci credete che il premio Oscar riuscirà a frenare la lingua e a non fare riferimenti al Premier, alle intercettazioni, al bunga bunga, al caso Ruby e al rinvio a giudizio? Figuriamoci, nonostante le rassicurazioni della dirigenza Rai e degli organizzatori, difficile credere che si atterrà al momento istituzionalcanoro della celebrazione nazionale. Ma soprattutto, Benigni, per declamare il nostro inno nazionale si poterà a casa un bel gruzzolo: tra i 200 e i 250 mila euro.Guarda un po’,quella stessa cifra che avrebbe dovuto guadagnare per la partecipazione alla trasmissione Vieni via con me di FazioSaviano del novembre scorso. In quell’occasione, dopo una furibonda lotta sul compenso e sul contenuto del suo intervento,l’attore decise di andarci gratis. Ora i soldi arrivano. E subito scatenano una polemica politica. Ad aprire il fuoco è la Lega Nord. Il senatore Cesarino Monti commenta: «Il patriota Benigni con la sua morale di 30 minuti prende il 60 per cento in più dell’indennità di carica di un anno di un parlamentare italiano. Dove sono i moralisti? Dove sono quelli che pagano il canone? Dove sono i ricercatori, i cassintegrati, i precari e coloro che vivono con 1.200 euro al mese?». Certo ogni apparizione dell’attore procura ascolti altissimi e di conseguenza anche un ritorno economico pubblicitario che, con tutto il rispetto, nessun deputato si sogna. E il compenso sarebbe pure in linea con i cachet delle star, se non si dovesse fare i conti con la difficile crisi economica della Tv di Stato. Ma questo montagna di soldi offusca l’intervento del comico. Nei cui confronti, tra l’altro, la dirigenza Rai sembra essere un Giano bifronte: se va da Fazio è uno scandalo, se va a Sanremo no. Perché? Semplicemente perché quando bisogna raccattare ascolti tutti i paletti cadono. Giovedì c’è Annozero che rischia di portar via la scena a Sanremo. E allora meglio acchiappare spettatori anche rischiando di avere alla fine ben due trasmissioni in contemporanea contro il Premier.
Tra l’altro Santoro ha già fatto sapere che giovedì farà parlare Emma, la cantante in gara al Festival che domenica scorsa ha partecipato alla manifestazione delle donne. Ma Sanremo non resta indietro: tra Vecchioni che inneggia alla protesta studentesca e i La Crus atei che cantano l’apologia del tradimento, eccovi servito il Vieni via con me ... in Riviera.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.