Santa Margherita mette al bando banche, discoteche e sexy shop

Santa Margherita Ligure guarda al turismo, ma anche, e soprattutto, a mantenere intatta l’identità del suo centro storico. Ragion per cui da adesso in poi stop alle banche, ma anche alle discoteche, ai fast food e ai sexy shop.
Un’inversione di tendenza che trova le sue radici nella recente modifica del Piano di Regolamentazione Commerciale e del regolamento comunale di Polizia per la disciplina e l’esercizio al dettaglio su aree private in sede fissa. Un linguaggio in pieno stile burocratese per dire che adesso, secondo il Piano Regolatore Generale di Santa Margherita, che è stato recentemente approvato all’unanimità dal consiglio comunale, saranno bloccate le localizzazioni di nuove attività commerciali ritenute non adatte all’interno del centro storico- commerciale della cittadina.
No quindi a tutto quanto può essere «brutto» o in qualche modo pericoloso. Ed è per questo che il consiglio ha posto il veto alla vendita degli elettrodomestici ingombranti, rottami e materiali di recupero, imballaggio industriale, prodotti chimici ed oli industriali. E poi ancora no alla vendita di autoveicoli e imbarcazioni, nonché combustibili solidi o liquidi.


«Inoltre - ha chiarito l’assessore alle Attività produttive del Comune di Santa, Mauro Foppiani, ribadendo i contenuti della delibera approvata - non saranno più ammissibili l’apertura di nuovi istituti di credito, agenzie immobiliari, sale giochi e sexy shop, fast food, discoteche e officine meccaniche».

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