Santa Rosa declassata, rivolta su Facebook

Si sta facendo di giorno in giorno più duro il dibattito sull’esclusione di Santa Rosa, patrona di Viterbo, dall’ultima edizione del Martirologico Romano, cioè dall’elenco ufficiale delle feste dei santi. Il comitato costituito in città non appena si è diffusa la notizia della cancellazione non accetta le spiegazioni della curia e accusa: «La chiesa ha violato la disposizione di papa Alessandro IV del 1258, che indicava il 4 settembre come data della festa». E anche su facebook è stato creato il gruppo «Quelli che rivogliono Santa Rosa il 4 settembre». «Il calendario cristiano - aveva replicato al comitato nato a Viterbo il responsabile della comunicazione della curia, monsignor Del Ciuco - tiene conto del cosiddetto dies natalis, ovvero il passaggio alla vita eterna, quindi nel caso di Rosa, il 6 marzo. Mentre il 4 settembre non è una ricorrenza religiosa, ma è legato al trasporto della Macchina, che rievoca la traslazione del corpo di Rosa dalla chiesa di Santa Maria in Poggio a quella delle Clarisse, avvenuto il 4 settembre 1258».

«Questa scusa non regge - ribatte il comitato - perchè sono molte le eccezioni: da Sant’Ambrogio a Santa Teresa del Bambino Gesù; da San Giacomo di Compostela a San Tommaso d’Aquino. La verità è che la chiesa, per motivi oscuri non riconosce più la festa di Santa Rosa, ma la relega al confine diocesano».

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