Santanchè in rete col modello tea party «Riavvicinare al Pdl le persone di destra»

Santanchè in rete col modello tea party «Riavvicinare al Pdl le persone di destra»

RomaUna politica che scenda dai palazzi «ai condomini». Che riesca a riportare passione. «Meno autoreferenziale», spiega Daniela Santanchè, sottosegretario all’Attuazione del programma. «Con il Pdl per cambiare la politica» s’intitola l’iniziativa lanciata ieri a Roma dal Movimento per l’Italia.
Onorevole Santanchè, come si fa ad appassionare chi non ha fiducia?
«Siamo in un momento in cui i cittadini vedono con diffidenza i politici e la politica. Ma credo che questo sia il momento in cui le persone che credono in determinati valori, che vogliono consegnare ai figli una certa società, debbano essere unite».
Intendete avvicinarvi fisicamente di più ai cittadini?
«Dobbiamo stare di più in mezzo alla gente, ascoltandola soprattutto, per avere consigli. Convincere le persone a partecipare alla politica come forma più alta di impegno per gli altri. E noi porteremo i nostri valori mostrando la nostra visione della società diversa dal centrosinistra».
Volete recuperare un contatto nel territorio compromesso da litigi e trame di palazzo?
«Non è il momento di divisioni e sgambetti, ma bisogna continuare a credere. La gente ha voglia di partecipare. Troppo concentrati sull’economia, ci siamo forse un po’ dimenticati tutto il resto».
Come avvicinerete le persone?
«Io penso al modello dei tea party, vorrei partire proprio dal basso, da piccoli gruppi spontanei».
Avete già idea di città pilota, metodo di lavoro?
«Bisognerà lavorare, perdersi meno in chiacchiere. Iniziamo a ribadire il concetto di destra. C’è un grande affollamento al centro ora. Ma quando si vuol essere troppo moderati alla fine si diventa modesti».
Quali sono i temi trascurati?
«La famiglia, il matrimonio, la contrarietà all’eutanasia, l’integrazione, il fondamentalismo islamico, le moschee. Il rispetto dell’ambiente, che sembra sia solo un tema di sinistra. Mettiamo al centro noi uomini».
Volete trascinare in questo percorso anche il Pdl?
«Partiamo noi, ma all’incontro di oggi ci sono anche esponenti del Pdl. Voglio andare dalla gente e dare passione a quei tredici milioni e seicentomila italiani che hanno votato Berlusconi».


Come vi muoverete sul territorio?
«Utilizzeremo moltissimo la rete, per arrivare ai giovani. E quindi tutti i social network. I condomini saranno soprattutto microgruppi della rete. Poi organizzeremo naturalmente incontri in luoghi fisici».

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