Sapori, boxe e massaggi: ecco la Thailandia

Il festival thai apre con una cena di beneficenza dello chef Colonna: l’incasso devoluto ai Paesi colpiti dallo tsunami

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Michela Giachetta

Non se ne sente più parlare. Niente prime, ma neanche seconde e terze pagine dei giornali, niente servizi in televisione. Eppure la tragedia dello tsunami dello scorso dicembre ci ha tenuti incollati al video per giorni, le immagini dei bambini, i loro sguardi di orfani, hanno fatto il giro del mondo. Migliaia le vittime. Anche per questo, la Fondazione Musica per Roma ha deciso di organizzare, dal 28 maggio al 2 giugno, il primo festival europeo dedicato interamente alla cultura thailandese. Si svolgerà all’interno e all’esterno dell’auditorium. Si parte con una cena di beneficenza, per aiutare concretamente il Paese a cui il festival è dedicato: due chilometri di orchidee e un grande gazebo arredato con quadri, statue e sculture thailandesi accoglieranno i 200 ospiti, che parteciperanno al banchetto organizzato e preparato dallo chef romano Antonello Colonna e da quello thailandese Charoenchae Phiriyathorn. «Sono un cuoco che interpreta la cucina romana - si presenta Colonna - e che da vent’anni si dedica a quella che è definita un’arte. Ma la cucina è qualcosa di più. Se non mangi, non vivi, la mostra, tutte le mostre, possono aspettare, lo stomaco no». Per cinque giorni il parco della musica sarà quindi anche teatro del gusto: «Vogliamo stimolare questo senso, che è da sempre un po’ trascurato», dicono gli organizzatori. «Con il menù del 28 maggio - aggiunge lo chef - giocherò con le spezie e gli odori e sono sicuro che sarà difficile distinguere i miei piatti da quelli thailandesi». Zuppa di cipolle al curry con tortelli di piccione e agnello in crosta di pane, senape e salsa di asparagi saranno alcune delle pietanze del maestro romano. La gastronomia, secondo Colonna, può rappresentare un veicolo di diffusione culturale anche tra Paesi geograficamente lontani: «Le fusioni sono sempre esistite - spiega il cuoco - il gianduiotto, per fare un esempio, è il risultato della nocciola piemontese e del cacao messicano». I fondi raccolti - 200 euro è la quota di partecipazione alla cena - saranno devoluti alle vittime dello tsunami. Dopo la cena, si potrà assistere a un concerto di musica sinfonica nella sala S. Cecilia. Ma la cultura thailandese è anche qualcosa d’altro e di diverso rispetto al cibo. Per averne una prova sarà sufficiente recarsi nei foyer dell’auditorium allestiti con mostre e installazioni di artisti thailandesi d’arte contemporanea.

Ma ci saranno anche spettacoli del teatro d’ombre, delle marionette di quel Paese ed esibizioni di danze folcloristiche. E chi vorrà soddisfare qualche curiosità, potrà assistere a dimostrazioni simulate di thai boxing. O farsi massaggiare. Da thailandesi, ovviamente, ma «che ve lo dico a fa’».

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