«Sarà durissima ma la pressione non è su di noi E abbiamo Raùl»

Milano Ci sono numerosi giapponesi a sostenere lo Schalke 04. Sono fan e supporters di Atsuto Uchida, il difensore della nazionale nipponica approdato l’anno scorso nella squadra tedesca. Nel 2005 giocava ancora nelle giovanili della Shimizu Higashi High School quando lo Schalke, guidato come oggi da Ralf Rangnick, perse a San Siro per 3-2 contro il Milan e uscì dalla fase a gironi della Champions: «Mi ricordo che negli ultimi 30 minuti li avevamo messi sotto pressione - rammenta Rangnick -. Con l’Inter non so se vorrei perdere 2-3, vincere 3-2 ci andrebbe bene». Il tecnico spiega che «la squadra ha lavorato bene, si è visto anche nell’ultima partita. Stavolta sarà diverso, ma cercheremo di ottenere un buon risultato e dare una buona prestazione».
La sconfitta dei nerazzurri nel derby «è una cosa brutta - ha detto Rangnick - si vedeva che c’era delusione tra i tifosi dell’Inter. Ma la squadra ha grandi qualità. Sarà un compito difficile per noi, dobbiamo lavorare molto per raggiungere un buon risultato». Sulle differenze tra campionato tedesco e italiano, l’allenatore rileva che «in Germania ci sono tante squadre che si impegnano a inserire giocatori giovani, non so come sia in Italia ma il livello è sempre molto alto. I nerazzurri sono i favoriti - dice il tecnico - e la pressione non è su di noi, ma vogliamo fare vedere cosa siamo in grado di fare. Raul? È molto importante per questa squadra, ma da solo non può decidere la partita».
Il 33enne giocatore spagnolo, miglior marcatore della Champions League con 69 reti e miglior marcatore delle competizioni Uefa per club con 71 gol, che si è detto «rinato» in Germania, lascia intendere che lo Schalke venderà cara la pelle: «I nerazzurri hanno vinto l’ultima Champions e sono i campioni in carica. Hanno grandi giocatori come Sneijder ed Eto’o e dobbiamo giocare veramente bene la prima partita per avere una possibilità di passare il turno.

L’Inter è sicuramente favorita, ma in un doppio confronto possiamo sorprendere tutti. Soprattutto giocando la seconda gara nella fantastica Veltins-Arena».
«L’Inter ha un approccio difensivo - dice il difensore tedesco Benedikt Howedes - tipico del gioco italiano. Noi dobbiamo essere compatti».

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