Saranno abbattuti i pini secolari di Villa Lazzaroni

Gian Piero Milanetti

Villa Lazzaroni, ex tenuta degli omonimi baroni, lungo la via Appia Nuova, perde sei dei suoi storici pini. «Le loro radici - spiega il servizio Giardini del Comune di Roma - non affondano più nella terra, ma nel vuoto delle antiche cave sottostanti e rischiano di crollare da un momento all’altro. Uno, poi, è ormai secco. Il taglio è questione di giorni». L’ex parco baronale, in origine un vero e proprio orto botanico con 64 specie diverse, perde così altri sei «pezzi», dopo gli abbattimenti di piante degli ultimi anni. I sei alberi colossali, della specie Pinus pinea, si trovano lungo il viale principale, proprio davanti all’ex dimora ottocentesca dei nobili Lazzaroni, ora sede del IX municipio. «Sotto questo viale - spiegano negli uffici del Servizio giardini di via Fortifiocca 8 - c’è un tunnel lungo decine di metri, un’antica cava. Due anni fa, le radici dei pini hanno sfondato la volta della galleria e ora penzolano a vista nel vuoto. Le piante così non hanno più presa nel terreno». Proprio sotto il primo dei sei pini, si è aperta mesi fa una voragine larga un metro e profonda tre, che rivela la galleria sotterranea. «È così ampia - dicono al sevizio giardini - che non c’è modo di colmarla. Per cui non si potranno piantare delle nuove piante, una volta abbattuti i pini». Un’indagine geognostica della Soprintendenza, inoltre, ha accertato che tutto il sottosuolo di villa Lazzaroni, è crivellato di antiche cavità e cunicoli. Una galleria, al di sotto della villa, si allunga in direzione della vicina Valle della Caffarella, a sua volta percorsa da cavità e tunnel e ricca di caverne dove Pier Paolo Pasolini ambientò alcune sequenze dei suoi film neorealisti. Altre cavità hanno provocato cedimenti del terreno in altri quadranti della villa, recintati dal ’94, vicino all’ingresso della circoscrizione e a lato dei giochi per i bambini, su via Raffaele De Cesare. «Questa zona di Roma è ricchissima di sotterranei - spiegano ancora gli addetti -. Non a caso via delle Cave, praticamente di fronte al parco, è stata chiamata così. Villa Lazzaroni è l’unica villa di Roma che non è stata ristrutturata». L’abbattimento degli alberi è stato programmato, ma non si sa quando. All’oscuro perfino dell’imminente taglio dei pini storici i due uffici comunali indicati sulle tabelle affisse alla recinzione, ai quali si invita a rivolgersi per informazioni. Pure all’Ufficio relazioni con il pubblico del municipio non ne sanno nulla. Idem all’assessorato all’Ambiente. L’assessore Teresa Andreoli cade dalle nuvole: «Se ne è occupata la presidenza municipale - dice -. So solo che i pini vanno abbattuti per motivi di sicurezza». Alla segreteria del nuovo minisindaco Susana Ana Maria Fantino, con grande gentilezza rivelano di non saperne nulla e di richiamare. Quando richiamiamo spiegano che ci sono tutte le autorizzazioni ma che non conoscono la data.

All'ufficio relazioni con il pubblico del X dipartimento (il secondo indicato sui cartelli), quando chiediamo notizie, scoppiano a ridere. «Questo numero è sul cartello del Comune? Guardi, non ne sappiamo niente. Ecco il numero del Servizio giardini di zona: in via Fortifiocca 8. Chieda a loro!».

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