Che partenza loffia. Come dire che il campionato più brutto del mondo ha la tv che si merita. Grazie al cielo domenica si è giocato di sera, così alcuni programmi, tipo il decrepito 90° minuto o il micidiale Stadio Sprint, li abbiamo per il momento scansati. Ma il resto basta e avanza. Proviamo a dare le pagelle, anche se certe trasmissioni in rodaggio sono come la Juve: non possono peggiorare.
Sabato Sprint (ore 22.45, sabato, Raidue). La formula è identica a quella dellanno scorso. Quindi da sbadiglio. I due conduttori, Sabrina «ovviamente» Gandolfi e Paolo «voglio dire» Paganini, se la cavano dignitosamente, meglio dei pur illustri opinionisti Sandro Mazzola e Pietro Vierchowood, impettiti e grigi. Ridicola la sintesi di Udinese-Genoa in finta diretta, tanto più con il risultato mostrato subito prima. Una perlina nella sintesi di Roma-Cesena: «La Roma cerca di togliere le serrature al bunker del Cesena». Unora buttata via.
Voto: 5
Guida al campionato (ore 13, domenica, Italia 1). Mino Taveri è il miglior conduttore su piazza. Brillante, ma senza esagerare, spigliato, di bella presenza. Lo affianca labbronzatissima e sorridente Susanna Petrone. Domenica fasciata in un abitino carta da zucchero, di tre misure in meno per valorizzarne le doti. Con il prorompente lato B appoggiato a un sedile oblungo e trasparente, che la maliziosa regia non si stancava di inquadrare, senza però dimenticare la scollatura. In studio lopinionista fisso Ciccio Graziani, stavolta con Paolo Di Canio: due che non le mandano a dire. Finalmente si vedono anche i gol della B della sera prima, tra anticipazioni sulle formazioni, scontate intervistine (Bonucci e Ambrosini), una spruzzata di Premier League. Unora che fila via senza annoiare.
Voto: 6/7
Sky Calcio Show (ore 17, domenica, Sky Sport). La grande novità fa ridere. Le immagini negli spogliatoi (registrate!) prima della partita inquadrano degli zombi, silenziosi e immobili. Manco andassero al patibolo: una scena straziante. Ilaria DAmico (ma comè ingrassata!) muove la gambone sui trampoli in un vestito nero traforato, e accollatissimo, dun kitsch imbarazzante. Ahi, ahi, non è più Miss Sky, sovrastata da tale biondissima Vera Spadini, domenica inviata a San Siro. Ilaria se la tira a suon di «nostre esclusive», mentre lamletico Marione Sconcerti («Il mercato della Juve è stato più largo che profondo») dà lezione di tattica ai collaudati Mauro, Costacurta e Boban, sostituito in serata dalla vispa new entry Panucci. Durante la partita riprendono tutti fiato, per ricominciare subito dopo. Che mal di testa.
Voto: 5
La Domenica Sportiva (ore 22.35, domenica, Raidue). Al timone è tornata la vezzosa, e brava, Paola Ferrari. In piedi di fronte limmusonito Marco Civoli, defenestrato telecronista azzurro. Seduti i soliti noti Dossena e Collovati, col tuttologo Ivan Zazzaroni, e il neopromosso Adriano Baconi, inventore dellagghiacciante «Magma System», incomprensibile misuratore di talento, che viene tragicamente riproposto dopo ogni sintesi. Sintesi da far venire lorticaria, tanto sono antichissimo stile, con laggravante di mostrare, alla fine dei servizi, lingombrante faccione dei vari Cerqueti, Bizzotto, Calcagno e cariatidi annesse. Per la cronaca Fiorentina-Napoli si è vista, e ahinoi sentita, dopo unora e venti di blabla. Unica nota lieta lo spiritoso Gianni Ippoliti e la sua edicola. Ma Teocoli era unaltra cosa.
Voto: 4
Controcampo (ore 23.15, domenica, Rete 4). La trasmissione condotta non è granché, ma venendo dopo la Domenica sportiva, diventa una meraviglia. Quasi tutto come prima, con lintimidito Roberto Bettega al posto di Giampiero «Ma dai» Mughini. Più civile anche il pubblico, che non fischia più: forse è obbligatoria anche qui la tessera del tifoso. Per giudicare il radiofonico romano Giuseppe Cruciani bisogna attendere, comunque sembra un acquisto azzeccato. Moviola a Paparesta, lettura dei giornali a Dotto.
Voto: 5/6
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.