Economia

Sbarco in Bulgaria: le Generali all’Est si allargano ancora

Rilevata la maggioranza di Orel-g, gruppo assicurativo attivo nei rami danni, vita e nelle malattie

Paolo Stefanato

da Milano

Una delle principali linee di sviluppo delle Assicurazioni Generali è tracciata dalla loro antica tradizione. Nate nel 1831 in una Trieste austroungarica, subito s’insediarono a Vienna, e da qui nel resto dell’impero, quindi prevalentemente a Est. Dopo la lunga parentesi degli anni della «cortina di ferro», che costrinse il gruppo ad allontanarsi da quei Paesi, alla caduta del muro di Berlino la tradizione mitteleuropea ha ripreso slancio. Di ieri la notizia che le Generali sono entrate in Bulgaria, con l’acquisizione della maggioranza assoluta (51%) di uno dei principali gruppi assicurativi locali, Orel g-holding, dal conglomerato Orel-consult. L’operazione - di cui non è stato fornito il valore economico in ossequio a un patto tra venditore e acquirente - è stata realizzata attraverso Generali holding Vienna. Già avviate le trattative per acquistare anche il rimanente 49%, di proprietà di Munich Re e di Bulbank (Unicredit).
Il gruppo Orel-g ha chiuso il 2005 con una raccolta premi di circa 28 milioni di euro, in crescita del 22% rispetto al 2004, ha 87 uffici territoriali, una rete di circa 8mila venditori ed è uno dei leader del mercato assicurativo bulgaro, figurando ai primi posti nel ramo vita e nelle malattie. Il gruppo opera attraverso tre compagnie: Orel ad nei danni (con una componente del 64% nell'auto), Orel life nel vita, e Zakrila che è leader assoluto nel mercato malattie con una quota del 60%.
Con questa acquisizione, salgono a dieci i Paesi dell'Europa Centro Orientale in cui le Generali sono presenti, con un totale di 4 milioni di clienti (solo per dare un’idea delle dimensioni, l’intero gruppo Ras in Italia dichiara 5 milioni di clienti).
«L'ingresso in Bulgaria con l'acquisizione di Orel-g si inserisce nella strategia di sviluppo internazionale di Generali che in pochi mesi ha realizzato un sostanziale rafforzamento della sua presenza in alcuni dei mercati mondiali a più alto potenziale di crescita», ha commentato l'amministratore delegato Sergio Balbinot, sottolineando la diversificazione del portafoglio del gruppo bulgaro e la sua diffusa presenza sul territorio. Solo nel corso del 2006 le Generali sono entrate in nuovi mercati come la Serbia e l’Ucraina (in marzo e in giugno, con due acquisizioni) mentre, sempre in giugno, con l’acquisto di una compagnia vita hanno rafforzato la propria presenza in Croazia, dove sono presenti dal 2002.
La Bulgaria sta registrando una crescita del pil (più 5,5% nel 2005) e della produzione industriale (più 7%) superiore alla media dei Paesi Ue, con un'inflazione (4%) che è invece inferiore agli altri Paesi della «Nuova Europa». Grazie a questo, la crescita media dei premi del mercato bulgaro è stata negli ultimi cinque anni pari al 25% annuo, con un tasso di penetrazione del mercato assicurativo ancora molto basso rispetto alla media europea (2,54% contro 7,88%).
Nel 2005 le Generali sono state il quarto gruppo assicurativo straniero operante nel Centro-Est Europa (dopo la tedesca Allianz, l’olandese Ing e l’austriaca Wienerstaedtische), con una raccolta in crescita del 22% a 936,8 milioni. La compagnia - oltre ai Paesi citati - è anche presente in Ungheria dal 1989, nella Repubblica ceca e in Romania dal 1993, in Slovenia dal 1996, in Slovacchia dal 1997, in Polonia dal 1999. Quanto all’espansione internazionale, è dei mesi scorsi anche l'entrata in India, mentre a livello nazionale risale a due settimane fa l'annuncio dell'accordo per l'acquisizione di Toro.

Ieri in Borsa il titolo Generali è rimasto praticamente invariato (meno 0,07%).

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