Scala, era solo la prima Gli autonomi preparano un calendario di scontri

Manifestazioni per ricordare la strage di piazza Fontana ma anche per protestare contro la Gelmini, i «fascisti» e l’Aler. Otto giorni di cortei e presidi che a partire da domani si ripeteranno poi il 12, 13, 14 e 18 dicembre. Protagonisti ancora gli antagonisti, gli stessi che martedì pomeriggio in piazza Scala hanno attaccato le forze dell’ordine con fumogeni e bombe carta.
Un copione che facilmente si ripeterà a partire già da domani quando alle 9.30 si formerà in Cairoli il corteo degli studenti per contestare la riforma della scuola. Sabato alle 15, corteo da porta Venezia per ricordare i morti della Banca dell’Agricoltura, con la possibilità poi di diversificare gli attacchi verso corso Buenos Aires, dove Forza Nuova sta per inaugurare la sua seconda sede cittadina, o il centro, dove Silvio Berlusconi dovrebbe far visita ai gazebo per la raccolta le firme a sostegno del governo. Proprio per evitare tensioni, quest’anno le manifestazioni istituzionali per ricordare 12 dicembre del 1969 verranno celebrate in forma ridotta: niente cortei, palchi e oratori, solo una breve cerimonia con deposizioni di corone in piazza Fontana. Il giorno dopo alle 15 però ci sarà un presidio dell’Anpi, a cui potrebbero partecipare anche i Centri sociali coni soliti intenti bellicosi
Lunedì a mezzogiorno tutti in viale Romagna, per protestare contro l’Aler che ha concesso in affitto i famosi locali di Buenos Aires a Forza Nuova.

Il 14 «giornata di mobilitazione diffusa di precari, migranti, studenti» con programma ancora da definire. Sabato 18 infine inaugurazione della sede Fn in corso Buenos Aires, che sicuramente la sinistra radicale cercherà di impedire anche con la forza.

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