È stato probabilmente uno straniero lautore delle scritte ingiuriose sul sagrato e sulla scalinata esterna della Scala Santa. Lo riferisce il responsabile del decoro Ama, Mirko Giannotta, intervenuto giovedì notte per la cancellazione. Sul posto è stato trovato anche quello che potrebbe essere probabilmente il tappo del barattolo di vernice utilizzata. «La questura ci ha chiamato a mezzanotte e mezza - spiega Giannotta - lautore potrebbe essere uno straniero dellEst Europa visto tra le scritte, fatte con un pennello, sembrano esserci lettere rovesciate e anche in cirillico».
Naturalmente le reazioni sono tutte improntate allo sdegno e alla rabbia. Per Gianni Alemanno è stato profanato un luogo sacro della città. «Lennesimo gesto da imbecilli che cercano la ribalta mediatica con atti di inciviltà che hanno profanato la Scala Santa - afferma il sindaco - un luogo santo e caro ai romani e ai pellegrini. A nome mio e della Giunta comunale voglio esprimere la solidarietà al Pontefice per le scritte rivolte alla sua persona, prontamente rimosse dallUfficio Decoro urbano». Per il governatore Renata Polverini si tratta di un «atto grave che offende tutti i cristiani». «Esprimo a nome mio e della Regione Lazio vicinanza e solidarietà al Santo Padre e alla Santa Sede - aggiunge Polverini - certa che le autorità competenti sapranno individuare e punire i colpevoli».
«Quello compiuto ai danni della Scala Santa è un atto di violenza inaccettabile - denuncia il presidente della Provincia Nicola Zingaretti-. Violenza verso uno dei luoghi simbolo della città e della cristianità, violenza verso tutti i cittadini e i credenti. Sfregiare un bene collettivo è un profondo segno di debolezza, della pochezza di chi non ha nessun argomento dalla propria parte e sceglie di ricorrere alla prevaricazione, alluso della forza. Per questo voglio esprimere la mia solidarietà a Papa Benedetto XVI e alla Diocesi di Roma, confermando che le istituzioni, come i cittadini, sono compatte nella condanna di questo gesto e nellaugurarsi che i responsabili possano al più presto rispondere alla giustizia della loro condotta».
«Solidarietà a santa sede» esprime anche il deputato Gianni Sammarco che condanna fermamente «linqualificabile atto di sfregio compito questa notte contro la Scala Santa». «Il degrado morale di alcune persone - aggiunge - è arrivato ad un livello davvero insostenibile e non risparmia nemmeno luoghi di culto sacri per milioni di persone. Il Pdl di Roma esprime piena solidarietà a Sua Santità per le frasi ingiuriose contro di lui e alla Santa Sede, confidando in una celere individuazione e in una esemplare sanzione per gli autori del gesto».
Secondo Marco Pomarici, presidente del consiglio comunale «Latto teppistico nei confronti della Scala Santa è uno sfregio inaccettabile per Roma e la Città del Vaticano. Siamo vicini alla Santa Sede e al Santo Padre, oggetto, a quanto pare, di scritte ingiuriose nei suoi confronti. Auspico una pronta identificazione e sanzioni pesanti per questi delinquenti».
Infine per il vicesindaco Mauro Cutrufo «Profanare la Scala Santa in questo modo indegno è un atto davvero intollerabile, figlio del reiterato attacco che la Chiesa sta subendo ormai da mesi, in un crescendo di azioni di fronte alle quali i cattolici non solo debbono indignarsi, ma agire. Al Pontefice desidero esprimere la mia vicinanza di cattolico».
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