Scala, torna "Norma". E in scena c'è la guerra

La tragedia lirica al Piermarini dopo 48 anni. Luisi: "Caposaldo del repertorio romantico"

Scala, torna "Norma". E in scena c'è la guerra
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Al Teatro Scala torna "Norma", tragedia lirica del compositore catanese Vicenzo Bellini (da venerdì al 17 luglio, sette rappresentazioni, sempre ore 20): mancava dal palcoscenico del Piermarini dal 1977; da allora 48 anni. La prima volta di questo grande lavoro fu nel 1831, proprio al Piermarini. Da lì in poi, spettacoli anche memorabili. Si pensi solo alle volte in cui cantò la Divina Maria Callas (nel 1952 e soprattutto all'inaugurazione della stagione nel '55); e poi altre grandi voci, vedi Monserrat Caballé negli anni '70. Se ne è parlato ieri mattina alla Scala stessa, con anche alcuni degli artefici e dei protagonisti-cantanti della versione al debutto; il direttore Fabio Luisi, il regista Olivier Py e le voci Freddie De Tommaso (sulla scena (Pollione), Michele Pertusi (Oroveso) e Vasilisa Berzhanskaya (Adalgisa). "Norma" viene interpretata da Marina Rebeka. Nell'incontro la mente è andata pure ai pesanti fatti dell'attualità. Anche l'opera in questione sembra avere un particolare "legame", pensando al conflitto in Medio Oriente, con i bombardamenti in Iran. Ed ecco nel lavoro belliniano il grido del coro: "Guerra, guerra". Anche se quello raccontato è un altro conflitto, il popolo dei galli che vuole ribellarsi ai romani. La parola al regista.

"Ho curato la regia di oltre cinquanta opere - ha spiegato Olivier Py - e la maggior parte l'ho fatta con delle guerre in corso", quindi quanto accade non influenza l'allestimento ma è vero che "c'è una relazione sorprendente fra quello che mettiamo in scena e quello che accade fuori. Questa è la magia dell'opera. Per questo l'opera è la cosa più bella al mondo". Py il lavoro di Bellini l'ha ambientato nel 1831, dunque non all'epoca di galli e romani, ma negli anni in cui venne scritto alla fine del primo Risorgimento. Ma vediamo la fonte. Il libretto è tratto dalla tragedia "Norma ou L'infanticide" di Alexandre Soumet. Ne parla, nell'interessante articolo "La genesi dell'opera" Graziella Seminara; il personaggio Norma è come Medea che uccide i figli per vendicarsi del tradimento dell'amato, ma nella versione di Bellini con il libretto di Felice Romani "è una donna italiana dell'Ottocento, che non può uccidere i figli". E infatti li salva. In questo, un collegamento fra i due personaggi è Maria Callas, che li ha magistralmenti interpretati. "Norma - ha affermato il maestro Fabio Luisi che la dirige - è un caposaldo del repertorio romantico" con una orchestrazione che ha ispirato anche Wagner, in cui la musica "spesso non è accompagnamento delle voci ma spiegazione". L'opera sarà eseguita integralmente nell'edizione critica di Roger Parker per Casa Ricordi.

Infine, va ricordato che questo titolo lirico è stato oggetto di un convegno di studi a cura di Raffaele Mellace, tenutosi al Piermarini.

Un'ora prima dell'inizio di ogni rappresentazione, sempre del Ridotto, i possessori del biglietto per la serata, potranno assistere a un incontro introduttivo tenuto da Fabio Sartorelli. Il 27 giugno "Norma" verrà trasmessa in diretta da RadioRai3. E la rappresentazione del 4 luglio in live streaming sulla piattaforma LaScalaTv.

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