da Roma
Lombra della politica incombe sullinformazione e bisogna darsi da fare per diradarla. In questo agosto italiano dove piovono molti più scandali che stelle cadenti il responsabile informazione dellUdc, Rodolfo De Laurentiis (in riferimento alla scalata alla Rcs e alle voci, poi seccamente smentite, di una partecipazione del premier Silvio Berlusconi allacquisizione del quotidiano di via Solferino) bacchetta gli alleati esortandoli a tutelare lindipendenza e lautonomia del Corriere della Sera, anzi più precisamente ad accettarne le critiche in silenzio. Una posizione che lazzurro Antonio Martusciello, viceministro ai Beni culturali, non esita a definire un atto di «tafazzismo», ovvero di autolesionismo.
«Una coalizione che si chiama Casa delle libertà dovrebbe tutelare come un bene prezioso un quotidiano indipendente come il Corriere della Sera che non è prono nei confronti della maggioranza, come nei confronti dellopposizione», scrive in una nota De Laurentiis. «La critica, anche dura, verso le scelte dei partiti è alla base della democrazia e della buona informazione e facciamo davvero fatica a comprendere le parole piccate di certi alleati contro la Rcs», prosegue il centrista che conclude la nota osservando che «lombra della politica sullinformazione, non solo quella della carta stampata, c'è, eccome» e dunque «il tema dovrebbe essere come diradarla quellombra e non di come piegarla alla propria parte politica».
Recepito il messaggio, agli alleati dellUdc, in particolare a Forza Italia, resta da decifrarne il significato. Che cosa vuole dire De Laurentiis? Il diritto di critica sta da una parte sola, si chiedono gli azzurri. «Stentiamo davvero a capire a cosa si riferisca il responsabile per l'informazione dellUdc», confessa Fabrizio Cicchitto, vicecoordinatore nazionale di Forza Italia, che si chiede se De Laurentiis addirittura «voglia contestare il nostro diritto di critica a un giornale che usa la lente dingrandimento nei confronti di eventuali problemi e difetti della Cdl mentre usa il microscopio nei confronti anche di clamorosi errori del centrosinistra». Cicchitto poi ricorda al centrista che sulla scalata alla Rcs «la smentita del premier è stata chiara e netta e dunque in questo modo il responsabile per l'informazione per l'Udc va ad aggiungersi a quanti nel centrosinistra stanno alimentando polemiche pretestuose».
Più tagliente il commento di Martusciello: «Onestamente la presa di posizione dellUdc è un atto di tafazzismo», riferendosi a quel personaggio comico che si colpiva con una bottiglia le parti basse. «Non riusciamo a capire come si possa ancora paventare l'esistenza di torbide ombre su una vicenda scatenata ad arte per mettere in difficoltà una coalizione in netta ripresa», dice Martusciello ricordando che accanto alla libertà dei giornalisti esiste anche «la libertà di critica che non può essere considerata lesa maestà».
Insomma i rapporti tra Udc e Forza Italia restano tesi anche se a smorzare le polemiche interviene il senatore dellUdc Ivo Tarolli.
Scalata Rcs, scintille tra Udc e Forza Italia
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