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Scandalo intercettazioni, lo squalo è nei guai Murdoch ritira l'offerta totalitaria per BSkyB

Il tycoon rinuncia alla scalata alla piattaforma satellitare. Cameron aveva commentato: "Pensino a fare pulizia interna, ma non possiamo impedire l'acquisto". Pugno duro del premier: "Chi è coinvolto non potrà più lavorare nei media britannici". Entro 12 mesi il rapporto dell'inchiesta

Scandalo intercettazioni, lo squalo è nei guai 
Murdoch ritira l'offerta totalitaria per BSkyB

Londra - Finito al centro dello scandalo intercettazioni, Rupert Murdoch ha deciso di rinunciare alla contestata offerta di acquisizione per BSkyB.

L'offerta a BSkyB Il tycoon, che già possiede il 39 per cento della piattaforma satellitare aveva avanzato nel giugno scorso un’offerta per impadronirsi del restante 61 per cento. A marzo l’affare sembrava cosa fatta con un parere preliminare positivo da parte del governo Cameron a condizione dello scorporo dell’emitente all news SkyNews da News International. Ritirare l’offerta costa a News Corp 40 milioni di sterline in anticipi e altri milioni, se non decine di milioni, di sterline in consulenze. Secondo SkyNews la decisione è stata presa per evitare di perdere l’attuale 39 per cento. L’annuncio è arrivato mentre in parlamento è in corso il dibattito sullo scandalo delle intercettazioni

Il parere del premier Poco prima dell'annuncio Cameron ha commentato la scalata: "News International non dovrebbe concentrarsi sulle scalate societarie, ma sul fare pulizia interna". Il premier britannico ha però sottolineato come il governo non possa impedire l'operazione, ma il Parlamento può esprimere la sua opinione e riferirla alla News Corporation. A breve i laburisti presenteranno una mozione in cui si sollecita Rupert Murdoch a rinunciare all'offerta, mozione che i conservatori sosterranno. "Ogni giorno che passa, apprendiamo cose nuove e scioccanti. Devono esere posti interrogativi seri sulla scalata di BSkyB da parte di News International", ha sottolineato il premier. La questione è già sul tavolo della commissione antitrust, ha aggiunto Cameron, commissione che "esaminerà tutti gli aspetti" legati alla vicenda, e "in seguito prenderà una decisione con il suo ruolo quasi giuridico".

L'inchiesta Pugno duro del premier britannico contro lo scandalo intercettazioni che, in queste settimane, sta travolgendo l'informazione inglese. David Cameron ha detto oggi che chiunque risulterà coinvolto nel caso delle intercettazioni telefoniche che riguardano il gruppo di Murdoch non potrà aver alcun futuro ruolo nei media britannici. L'inchiesta, che sarà portata avanti da Lord Justice Levenson, farà il suo rapporto entro i prossimi 12 mesi.

A questo punto, dunque, l'inchiesta avrà il potere di chiamare testimoni, tra cui Rupert Murdoch che dovrebbe presentarsi davanti ai magistrati anche se si rifiutasse di comparire di fronte alla commissione Cultura, Media e Sport martedì prossimo.


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