Il principe delle Asturie, seduto di fianco alla presidentessa della Repubblica lituana, si alza per regalare le corna del toro francese al bresciano di malaga Sergio Scariolo che oggi tornerà a Milano per allenare l'Armani portandosi anche la corona di campione d'Europa vinta con la Spagna ieri sera a Kaunas contro la Francia lasciata molto dietro: 98-85.
Per Don Sergio, che aveva dato il primo titolo continentale agli spagnoli due anni fa in Polonia, questa era la prova del fuoco perché dopo il mezzo fallimento del mondiale in Turchia dell'anno scorso lo aspettavano al varco in un Paese che lo ha adottato, gli ha dato grandi squadre a cui lui ha poi regalato bellissimi trofei, da Vitoria a Malaga al Real Madrid, ma che è pur sempre latino e quando deve piantare banderillas sceglie sempre l'allenatore. Lui ha sopportato quasi in silenzio come quando lo licenziarono dalla Real casa, che pure gli aveva dato responsabilità come tecnico e anche come manager, mettendosi al lavoro per governare una grande squadra, dove con Pau Gasol e Juan Carlos Navarro devi sempre essere abile psicologo e farmacista, gruppo in cui ha voluto aggiungere Serge Ibaka,il ventiduenne congolese che fa grandi cose ad Oklaoma nella NBA, creando anche qualche tensione interna, come quando ha insistito per avere Calderon come uomo guida prima del genio svanito di Rubio.
Ieri gli hanno risposto tutti alla grande: Calderon attaccando Parker e mettendolo in crisi fisica, Ibaka segnando il secondo quarto con 5 stoppate che hanno avvelenato l'attacco francese, Pau Gasol vivendo alla grande il suo rientro alla guida della nazionale che aveva lasciato l'anno scorso, esaltando il fratellone Mark, Juan Carlos Navarro facendo veroniche che soltanto lui sa fare: 35 punti nella semifinale, 27 nella sfida che ha portato la Spagna al secondo titolo europeo consecutivo, un torneo troppo lungo dove tutti si sono innamorati della Macedonia di Bo McCalebb, la luce di Siena, entrato nel quintetto ideale con Parker, Navarro poi premiato da Sabonis anche come migliore in assoluto dell'europeo dove ha lasciato il suo marchio, Kirilenko e Pau Gasol, ma purtroppo non salito sul podio perché il bronzo è andato alla Russia del tenace Blatt.
Ieri poi si è visto anche Rudy Fernandez nella versione cacciatore. Era abbastanza per guadagnarsi l'oro, la gloria, anche se il basket spagnolo nelle ultime sette edizioni dell'europeo è salito sul podio già 5 volte. Li abbiamo guardati con invidia i ragazzi che la stampa spagnola chiama la NBA d'Europa, li abbiamo ammirati, ma sappiamo da dove vengono e come sono nati e cosa hanno dietro: la Spagna ha vinto in tutti i campionati giovanili continentali nel 2011.
La stessa cosa si potrebbe dire della Francia che ha presentato un gruppo bellissimo ispirato dal genio di Parker,26 punti anche ieri, con Batum, Seraphin o De Colo, veri uomini del futuro, con tanti giovani che crescono alle spalle di questi ragazzi in blu, cosa che purtroppo noi non possiamo fare, ma -, come abbiamo visto - mentre l'Europa ci ha sbattuto la porta in faccia, mentre molte Nazioni hanno presentato fior di talenti, noi siamo qui ad inseguire con la bava i giocatori NBA, facendoci anche ridere dietro perché abbiamo palazzi da coppa delle fiere.
Comunque sia mentre gli spagnoli tagliavano la loro retina europea, mentre i francesi ringraziavano i 15000 dell'arena lituana, grande affetto per il basket anche dopo la clamorosa eliminazione della loro squadra, noi ci siamo messi all'angolo della strada aspettando di sapere se Gallinari verrà a Milano, Bargnani a Siena e, addirittura, Ginobili o Kobe Bryant alla Virtus che li prenderebbe se gli altri, aumentando i prezzi, daranno una parte d'incasso a chi li vorrebbe presentare anche in questa vacanza dalla serrata dei proprietari.
Finale: Spagna-Francia 98-85 (25-20, 25-21, 25-21, 23-23).
Finale 3° posto: Russia-Macedonia 72-68
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