Cinema

Le scarpe di Jordan fanno volare in "Air" il regista Affleck e il suo supercast

L'affare tra il cestista e la Nike diventa un lungometraggio su business e famiglia

Le scarpe di Jordan fanno volare in "Air" il regista Affleck e il suo supercast

Nel 1984, la Nike era una ancor piccola azienda che produceva scarpe sportive e Michael Jordan un atleta del basket agli inizi di carriera. Insieme, Nike e Jordan daranno luogo a un sodalizio che vive tutt'ora e che ha fruttato enormi quantità di denaro a entrambi. Le Air Jordan della Nike sono ancora oggi, a quarant'anni di distanza, uno dei modelli di sneaker fra i più amati dai giovani. La loro fu una doppia scommessa vinta da entrambe le parti grazie alla lungimiranza di un venditore e della madre di Michael Jordan, Deloris.

Ora questa storia è raccontata da Ben Affleck nel film Air La storia del grande salto che vede ancora una volta riunita la premiata ditta Affleck/Damon. Matt Damon interpreta il venditore Sonny Vaccaro che riuscì a portare a termine l'accordo. Affleck, oltre che dirigere il lungometraggio, interpreta Phil Knight, fondatore della Nike, Viola Davis è la madre di Michael Jordan. Completano il cast stellare Jason Bateman, Chris Messina, Marlon Wayans, Chris Tucker.

«Volevo raccontare la storia di Michael Jordan e temevo un no da parte sua racconta Affleck in conferenza stampa al contrario mi ha detto subito sì e mi ha fornito la chiave di lettura della sua storia: sua madre». Deloris Jordan infatti fu la vera artefice del successo di questa joint venture. Conosceva il valore del figlio e lottò per la firma di un accordo che non aveva precedenti ma che diventerà molto comune nel corso degli anni successivi. Pretese per il figlio una percentuale sulla vendita di ogni paio di Air Jordan. «Un paio di scarpe sono un paio di scarpe», dice Sonny Vaccaro. «Finché non le indossa mio figlio», risponde Deloris Jordan. A volere Viola Davis che la interpreta è stato proprio Michael Jordan. «È stata la sua condizione per dare il suo consenso per il film continua Ben Affleck Quando proposi l'idea a Jordan, avvertii che non si sarebbe trattato di un documentario, non sarà una storia completamente, storicamente accurata, gli dissi, aggiungendo però che non avrei voluto soprassedere a nulla che per lui fosse considerato importante. La sua unica condizione fu che nel racconto fosse dato peso al ruolo della madre e che la signora Deloris Jordan fosse interpretata da Viola Davis. A quel punto le mie paure si rivolsero verso l'agenda fitta di Viola Davis. Quando incassammo il suo sì sapemmo di aver vinto, il film sarebbe diventato realtà».

Matt Damon, produttore del film insieme al collega ed amico Affleck, ricorda quei primi passi: «Ci rendemmo presto conto di avere per le mani una bella storia, che non aveva tanto a che fare con un grandissimo atleta, quanto con una madre. Una storia universale perché sono tantissime le madri che si prendono cura del talento dei figli. Che siano sportivi, musicisti, artisti. Quasi sempre da giovanissimi si ritrovano catapultati in realtà enormi, difficili da gestire. Dunque sono le madri che spesso diventano le artefici del successo dei figli».

Viola Davis sottolinea che negli anni Ottanta era ancor più così: «Deloris Jordan appartiene a quella generazione di donne i cui sogni sono identificati nei figli. Per la comunità nera era ancor più così, le donne non avevano il diritto di sognare perché non avevano opportunità, ma quella donna nera osa. Crede nella educazione, crede nel talento del figlio e ne trae per lui il massimo delle opportunità».

Nel film Michael Jordan non si vede mai, una scelta che Ben Affleck giustifica così: «Avevo la sensazione che nel momento in cui avessi puntato la telecamera verso qualcuno chiedendo al pubblico di credere che quel qualcuno fosse Michael Jordan, l'intero film sarebbe imploso». Una scelta che è piaciuta, negli Stati Uniti il film ha incontrato il favore della critica. «Piace perché è un film sui buoni sentimenti conclude Ben Affleck un film per la famiglia, sul valore della famiglia. Ma, certo, è anche un film su di lui, Michael Jordan e su quanto il suo talento abbia significato per il mondo dello sport e per il mondo in generale. Su ciò che fece e ottenne e su come tutto questo influì sul futuro dei campioni sportivi, sulla maniera in cui gli atleti neri vennero in seguito trattati e retribuiti».

Air sarà nelle sale in Italia da giovedì 6 aprile e verrà presentato venerdì 31 marzo in anteprima nazionale al Bif&st di Bari, poi arriverà su Prime Video.

La premiere di ieri a Los Angeles ha visto protagonisti sul tappeto rosso Ben Affleck e la moglie Jennifer Lopez, che si sono scambiati effusioni, smentendo così le recenti voci di crisi.

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