«La Canzone della notte» è uno spettacolo musicale, un recital arcano e romantico in cui si  alternano interpretazioni di brani famosi a canzoni scritte  da Frank Amore, alias Francesco  Mallamaci. 
 É lui l' indiscusso protagonista della piéce rappresetata in quesati giorni  al teatro  Arcobaleno di Roma in una serata evento, che si ripete da mesi in diverse città italiane toccate  dal tour artistico.
   Si tratta di un inconsueto spettacolo che coniuga musica e recitazione:  un noir sensuale, una  storia d'amore avvolgente e poetica, che nasce da un' opera cinematografica.
  La colonna portante è, appunto,  Frank Amore, il cantante di origini calabresi ma fiorentino e  romano di adozione, che ha una lunga carriera alle spalle come cantante melodico di night e  teatri. Nel suo repertorio ci sono cavalli di battaglia come «That's amore» e  «New York New  York» .
  Il filmato  «La canzone della notte»  è la sua prima esperienza come attore e ora arriva in  scena nella sua versione teatrale. Nasce dalle suggestioni degli spettacoli di Frank Amore,  rielaborate da Giovanni Pianigiani.
  La storia ha come protagonista  un uomo senza memoria, che ha il potere di aiutare gli altri ma  non riesce a prendersi cura di se stesso.
 É il cantante al centro di una vicenda di sangue e misteri, raccontata in parte attraverso  spezzoni di filmati proiettati sulla scena. Sono  tratti dall'omonima e precedente opera,  trasposta nella rappresentazione teatrale.
 Tutto si articola su tre piani che si incrociano e completano a vicenda: il recital musicale, la  piéce teatrale e il cinema. 
 Sullo sfondo,  un ispettore di polizia e il suo agente donna, che sopravvivono  alla monotonia  di una vita anonima e appartata, indagando su diversi delitti che  avvengono all'interno di un  night club.
  I due poliziotti inizieranno a conoscere un'altra realtà che diventa occasione di riscatto e fa  nascere una appena abbozzata  storia d'amore, immersa nelle atmosfere  di una Roma notturna che  si accende di tinte melodrammatiche.
  La favola noir racconta di oracoli e sensuali danzatrici. É malinconica e feroce e si dipana  tra struggenti canzoni e violenti delitti che evocano antichi miti medio orientali.
Le otto canzoni, arrangiate da Leonardo Cesari (dei Tiro Mancino) e scritte da G. Pianigiani, sono misteriose e avvolgenti. La ragione stessa dello spettacolo è tutta nell'interpretazione di Frank Amore, artista carismatico e inconsueto nel panorama italiano, cantante raffinato e magnetico.