Uno schiaffo ai 5 Stelle che con l'ex sindaco Chiara Appendino erano rimasti con il cerino in mano. «Se coprire la pista per le gara di pattinaggio veloce a Baselga di Pinè (nella provincia autonoma di Trento) costa 100 milioni e a Torino l'Oval è già pronta proporrò di usare quella sede. Avere le Olimpiadi non solo di Milano-Cortina ma che coinvolgono l'intero arco alpino e risparmiare soldi sarebbe un atto di buonsenso» ha dichiarato ieri il vicepremier Matteo Salvini durante un incontro con i costruttori nella sede Ance. Se ne parla da qualche settimana come exit strategy per risparmiare fondi e Salvini ieri ha praticamente benedetto l'ingresso del Piemonte nei Giochi, anche se non è detto che si tradurrà anche in quote della Fondazione Milano-Cortina. «Ho incontrato la settimana scorsa il presidente del Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. Avere un piano b è fondamentale quindi porterò la proposta a Lombardia e Veneto alla cabina di regia che si riunirà oggi (ieri, ndr.)» ha anticipato.
La prima riunione dall'insediamento del governo Meloni si è tenuta nel pomeriggio a Palazzo Lombardia, il Pirellone diventerà invece sede ufficiale della società Simico che si occupa delle Infrastrutture. Presenti i governatori Attilio Fontana, Luca Zaia e per il Trentino Maurizio Fugatti, per il Comune l'assessore Giancarlo Tancredi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alessandro Morelli, l'ad della società Infrastrutture Luigivalerio Sant'Andrea, in collegamento il ministro dello Sport Andrea Abodi e per la prima volta la cabina è stata allargata ai ministeri dell'Ambiente e della Cultura. Al termine Salvini ribadisce che «sapere che c'è un altro territorio disponibile ad essere della partita mi tranquillizza, decideremo tutto il 27 febbraio, ci sarà una riunione al mese e la prossima sarà a Venezia: per ogni opera olimpica dovremo avere l'aggiornamento di costi, tempi ed eventuali problemi. La riunione è stata positiva, si stanno recuperando i tempi persi, penso a Tirano o Longarone, ma non mi interessa polemizzare con chi c'era prima. Mancano 1.116 giorni e corriamo come matti per avere tutte le opere sportive e quelle infrastrutturali strategiche (l'80%) pronte entro fine 2025». Con il caro materie prime i costi solo «aumentati di oltre il 30% ma troveremo risposta». Sugli impianti milanesi, ex Palasharp e PalaItalia, «il Comune ha garantito che i tempi sono rispettati».
La cerimonia di apertura si terrà al Meazza, l'assessore al tavolo non ha specificato a quanto ammontano i lavori richiesti dal Cio, sotto esame invece quelli per la messa a norma dell'Arena di Verona che ospiterà quella dei Giochi Paralimpici. E sul nuovo stadio Salvini torna a dire (anche) al sottosegretario Vittorio Sgarbi che «San Siro, così com'è, è un onere insostenibile per Comune e cittadini». Fontana sulle continue critichedello sfidante Pd-M5S Pierfrancesco Majorino ribatte: «Ritardi? Sono i suoi auspici forse, ma non si rende conto che il risultato positivo delle Olimpiadi sarà di vantaggio per tutto il Paese».
Zaia aggiunge che «per la pista da bob a Cortina la gara d'appalto sarà aggiudicata a ore» e ricorda che «il Cio ci chiede le opere olimpiche sportive, dopodiché tutte le infrastrutture viarie fa partenno dell'eredità che lasceremo e ho chiesto che siano tutte finanziate e appaltate prima
dei Giochi». La presidente di Ance Regina De Albertis chiede il coinvolgimento delle Pmi e «la questione centrale riguarda i prezzi. Se vogliamo realizzare le opere necessarie bisogna andare in gara con prezzi adeguati».
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