Non si diverte più a marciare, da due anni ha dimenticato cos'è la gioia. E ora vuole fermarsi per capire che succede. La crisi di Alex Schwazer non è solo quella muscolare che gli ha fatto abbandonare la 50 km di Barcellona prima del quarantesimo chilometro. Il crampo, la contrattura alla coscia destra sembra solo la somatizzazione di un disagio psicologico profondo.
È lo stesso campione olimpico a farlo capire, presentandosi ai microfoni della tv con un'aria molto abbattuta. «Il problema sono io - dice dopo la gara degli Europei -. Una gara così, con un minimo di condizione dovrei dominarla. Non so cosa dire. Questo è uno sport in cui devi essere umile e aver voglia di spaccare il mondo. Non è un problema fisico, è la voglia di fare fatica: ho la sensazione che il mio fisico fa di tutto per non fare fatica». Il 25enne altoatesino, che già si ritirò per problemi intestinali ai Mondiali del 2009 nella 50 km, spiega che sulle distanze più brevi ancora tiene botta - è stato argento agli Europei nella 20 km solo due giorni fa - ma quando la strada aumenta, molla. «Voglio fermarmi e pensarci su - dice Schwazer. Da almeno due anni mi sento vuoto, sono moscio. Ho provato in questi mesi a cambiare qualcosa, proprio per trovare nuovi stimoli, ed anche la scelta di fare due gare significa questo. Ma purtroppo non sono riuscito a modificare quello che ho dentro di me».
La preparazione non è in discussione («potevo fare la 50 km anche ieri, avevo recuperato dalla 20 km») e l'allenatore dell'azzurro, Sandro Damilano, parla di «problema psicologico». L'ex campione intende ridiscutere il rapporto con Schwazer e si augura che la crisi sia passeggera. Ma Alex ha bisogno intorno a lui di gente e di motivazioni nuove, osserva. Se l'ostacolo è mentale, l'altoatesino ne avrà sicuramente parlato con la fidanzata, la pattinatrice su ghiaccio Carolina Kostner, che di queste difficoltà se ne intende. «Quando vai in gara è tutto scontato per me e per gli altri - si lamenta ancora Schwazer nell'intervista-confessione a caldo -. E se arrivo secondo è una delusione».
Non ti diverti più, Alex? «No», è la risposta sconsolata. «Da due anni non riesco più a gioire», ammette.
E ora è il momento di fermarsi e capire cosa c'è che non va. Sfumata una medaglia data per sicura, l'Italia deve accontentarsi della bella prestazione di Marco De Luca, sesto nella 50 km vinta dal francese Yohann Diniz, al bis europeo quattro anni dopo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.