Talvolta vincere non è abbastanza. La Juventus di Luciano Spalletti torna dalla trasferta sotto la Torre Pendente con la terza vittoria consecutiva in campionato ma il tecnico toscano non è certo soddisfatto della prestazione dei suoi. I bianconeri hanno sofferto per lunghi tratti gli attacchi dell’undici di Alberto Gilardino, che ha anche colpito un paio di pali. A cambiare la partita l’ingresso di Zhegrova che ha reso la Juventus più incisiva ma il vantaggio arriva su un’azione rocambolesca con un rimpallo che mette il pallone sulla corsa di Kalulu, che garantisce i tre punti ai bianconeri. Nonostante un finale all’arrembaggio e l’ingresso del 17enne figlio di Gigi Buffon, il Pisa subisce il gol del 2-0 su una ripartenza fulminea, conclusa con un bel gol da Kenan Yildiz. Alla fine i toscani escono dal campo a mani vuote, mettendo ancora più a rischio la panchina di Gilardino. La Juventus, invece, si porta al terzo posto, superando Roma e Napoliavvicina alla vetta della classifica e mette pressione sul quartetto di testa.
Juve aggressiva, il Pisa sfiora il colpaccio
Appena il signor Maresca fischia il calcio d’inizio della sfida dell’Arena Garibaldi, il pubblico pisano si rende conto che non sarà una partita semplice. Poco più di dieci secondi di gioco e la Juve crea la prima occasione da gol: cross secco di Koopmeiners sulla sinistra, Openda ci arriva ma alza il pallone di testa. McKennie prova a ribadire il pallone in porta ma Semper mette in calcio d’angolo. La Juventus, che non perde coi toscani da ben 14 partite, continua a spingere forte per mettere subito in discesa la gara. Qualche protesta da parte dei ragazzi di Gilardino quando il pestone di Kalulu su Vural non viene punito col giallo, come invece era successo poco prima ad Angori per una plateale trattenuta su Cambiaso. A fare la partita è comunque la Juventus, che chiama più volte in causa il portiere pisano: prima è McKennie ad irrompere sul rinvio di Canestrelli, costringendo Semper ad intervenire col piede, poi è Yildiz a provare a chiudere con un gran tiro a giro un’azione insistita dei bianconeri. Il pallone sfiora l’incrocio dei pali ma in campo sembra esserci soltanto la Juventus: Pisa troppo guardingo, schiacciato nella propria area dall’undici di Spalletti. Se il tiro di Openda al 21’ è troppo debole per impensierire Semper, un disimpegno sbagliato di Calabresi scatena Koopmeiners che conclude il suo coast-to-coast con un tiro secco, deviato da Caracciolo in angolo.

La partita sembra procedere su binari ben definiti: Juventus che attacca con più regolarità, Pisa che pensa principalmente a difendersi, incapace di imbastire azioni offensive degne di questo nome. Decisamente opinabili sono alcune scelte operate dal signor Maresca, come quanto successo al 28’, quando dopo un fallaccio di Caracciolo su Openda, il fischietto napoletano punisce l’attaccante belga. L’undici toscano non combina granché ma riesce a ridurre tantissimo le distanze tra i difensori: gli avanti bianconeri giocano in spazi ristrettissimi e sono costretti a fare a sportellate spesso e volentieri per farsi largo. Dopo quasi 40 minuti, il Pisa riesce finalmente a farsi vedere dalle parti di Di Gregorio, grazie ad una ripartenza fulminea di Touré sulla destra: niente male il suo cross in mezzo all’area sulla corsa di Tramoni che, però, non riesce a trovare la deviazione vincente. Il fatto che Spalletti sia un’anima in pena in panchina è segno che il tecnico di Certaldo non è per niente soddisfatto di questo primo tempo. Il finale dei padroni di casa vede due occasionissime per il Pisa: prima la spizzata di Moreo sul cross di Aebischer colpisce in pieno la traversa, poi ci vuole un intervento in extremis di Locatelli per evitare che il sinistro dell’avanti milanese gonfi la porta.

Pisa impreciso, la sblocca Kalulu
Nonostante Spalletti abbia sicuramente strigliato i suoi dopo un primo tempo ampiamente deludente, a partire meglio nella ripresa sono i padroni di casa, che guadagnano un ottimo calcio di punizione quando Bremer stende Vural al limite dell’area. Il tiro di Angori diventa quasi letale quando viene deviato da Kalulu: con Di Gregorio impietrito, il pallone sfila ad un niente dal sette. Invece della prevedibile reazione d’orgoglio, la Juventus non riesce a sfuggire al forcing dei padroni di casa, che sfiorano il vantaggio al 50’. Di Gregorio esce in maniera scomposta per evitare che Leris impatti l’interessante cross di Tramoni: il portiere bianconero travolge il centrocampista toscano ma viene graziato da Maresca. Un po’ di nervosismo in campo e sia Vural che Locatelli si beccano un giallo a testa in meno di un minuto ma la Juve riesce finalmente ad imbastire un paio di azioni un po’ macchinose, chiuse con un tiro potente ma troppo centrale di Locatelli, facile preda di un attento Semper. La risposta del Pisa all’ora di gioco è di quelle che fanno gelare il sangue nelle vene ai tifosi bianconeri: Tramoni sale più alto di tutti e colpisce benissimo di testa ma un Di Gregorio ancora una volta poco reattivo viene salvato dal palo. Spalletti capisce che non si può continuare così ed opera i suoi primi cambi: fuori Locatelli ed Openda, spazio a Zhegrova e Jonathan David. La Juventus rialza la testa e si fa viva dalle parti di Semper.

Prima ci pensa Canestrelli ad immolarsi sulla botta di Yildiz, poi è il palo a graziare il portiere pisano quando Kelly trasforma il passaggio di Thuram in un sinistro velenosissimo. Partita ora molto più equilibrata, con la Juventus più pericolosa dopo il buon impatto di Zhegrova mentre il Pisa, dopo l’ingresso di Hojholt e Bonfanti per Vural e Angori sembra pronto a dare la zampata giusta. Proprio nel momento migliore dei nerazzurri, ecco che la Juventus trova il vantaggio in maniera un po’ rocambolesca: McKennie va sul fondo ma il suo cross è deviato in spaccata da Calabresi proprio sui piedi dell’accorrente Kalulu, che non può proprio sbagliare. Il Pisa ci mette qualche minuto a riprendersi e, dopo che Semper devia sopra la traversa un insidioso tiro a giro di Zhegrova, si fa vedere con una certa insistenza dalle parti di Di Gregorio. Gilardino si gioca il tutto per tutto e fa entrare Luis Buffon, 17enne figlio del portiere della Nazionale ma è la Juventus ad approfittare dell’atteggiamento più offensivo dei padroni di casa per cercare il raddoppio. Alla fine, invece, una ripartenza micidiale dei bianconeri chiude i conti; magia di Miretti che dribbla Semper e restituisce il pallone per David. Invece di spingere il pallone in porta, il canadese la mette sui piedi di Yildiz che segna la più facile delle reti. Non c’è tempo per altro: all’Arena Garibaldi la Juve batte il Pisa 2-0 ma senza convincere.

Il tabellino
PISA (3-5-2): Semper; Canestrelli, Caracciolo, Calabresi (84’ Buffon); Touré, Vural (65’ Hojholt), Aebischer (78’ Marin), Leris (78’ Lorran), Angori (65’ Bonfanti); Tramoni, Moreo. Allenatore: Alberto Gilardino
JUVENTUS (4-3-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Bremer, Kelly, Cambiaso (86’ Kostic); Thuram, Locatelli (60’ Zhegrova), Koopmeiners (86’ Miretti); McKennie, Yildiz (90+3’ Joao Mario); Openda (60’ David). Allenatore: Luciano Spalletti
Marcatori: 73’ Kalulu (J), 90+2’ Yildiz (J)
Ammoniti: 6’ Angori (P), 52’ Vural (P), 53’ Locatelli (J), 76’ Caracciolo (P), 85’ Tramoni (P)
Arbitro: Fabio Maresca (Napoli)