"Comportamento anomalo della Cometa 3I Atlas": attivato il protocollo di difesa planetaria

Il corpo celeste emette sostanze sconosciute e si muove in modo imprevedibile. Anomalie mai viste hanno spinto la Nasa ad attivare per la prima volta un protocollo speciale

"Comportamento anomalo della Cometa 3I Atlas": attivato il protocollo di difesa planetaria
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La cometa 3I Atlas continua ad attirare l'interesse della comunita scientifica, ma non solo, dal momento che alcune sue caratteristiche inusuali hanno spinto alcuni ricercatori a ipotizzare che possa trattarsi di un oggetto volante non identificato di grandi dimensioni: di certo, al momento, c'è solo che i suoi 45 chilometri di diametro e la natura non prevedibile dei suoi spostamenti hanno spinto per la prima volta nella nostra storia la Nasa ad attivare il protocollo di difesa planetaria.

Fin dal momento della sua scoperta, avvenuta lo scorso luglio tramite il sistema di sorveglianza Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System (Atlas), gli scienziati sono rimasti spiazzati dalle peculiarità di quella che è stata subito definita come una "cometa". Le analisi spettrometriche, ad esempio, hanno consentito di individuare tracce di un composto di nichel completamente ignoto anche agli astrofisici più esperti. "Non abbiamo mai visto nulla di simile: le emissioni chimiche non corrispondono a nessun modello conosciuto", è stata costretta infatti a dichiarare la Nasa.

Non solo, dato che a lasciare sbigottiti è soprattutto il fenomeno battezzato "anticoda", vale a dire una scia di particelle orientate in direzione del Sole e non in direzione opposta e in allontanamento dalla nostra Stella come in genere avviene. Un'anomalia che stravolge le leggi della pressione di radiazione solare e che ha fatto nascere qualche perplessità sulla reale natura di 3I Atlas.

A ciò si aggiunga che i suoi spostamenti e le accelerazioni improvvise e inusuali per una cometa, così come la si ritiene tuttora, non rientrano nei modelli gravitazionali noti. Così tanto che, pur essendo 3I Atlas a 240 milioni di chilometri dalla Terra, con un'orbita interna a quella di Marte, e non costituendo in apparenza un pericolo per noi, l’International Asteroid Warning Network, il principale organo che si occupa di difesa planetaria, ha deciso di avviare un protocollo di sorveglianza speciale tra novembre 2025 e gennaio 2026. È la prima volta nella storia che lo IAWN, sistema di controllo che si appoggia a una fitta rete di telescopi terrestri e spaziali, attiva questo protocollo di difesa.

"Tutti i dati raccolti finora indicano che si tratta di un corpo naturale, seppur unico nel suo genere", ha voluto rassicurare il Responsabile

scientifico per i piccoli corpi del Sistema Solare della Divisione di Scienze Planetarie della NASA Thomas Statler, “ma il suo comportamento rimane affascinante e continueremo a osservarlo con la massima attenzione".

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