Scintille tra esperti Se gli scienziati vanno fuori dal seminato...

Botta e risposta con scintille, alla Fast di Milano, alla fine di un dibattito sugli Ogm organizzato qualche giorno fa dall’Ugis, l’Unione dei giornalisti scientifici. Due professori su posizioni opposte: da una parte Edoardo Boncinelli, genetista, docente dell’Università Vita-Salute San Raffaele, dall’altra Marcello Buiatti, docente di Biologia evoluzionistica all’Università di Firenze. «Per oggi ne ho sentite abbastanza di sciocchezze!» ha detto Boncinelli al quale ha replicato Buiatti: «Se certe cose non le sa, si informi!». Convinto della non pericolosità dei cibi con organismi geneticamente modificati, Boncinelli ha affermato che «modificare un solo gene nel Dna del mais o di un altro prodotto per l’alimentazione non può provocare conseguenze per la salute». Del resto, ha aggiunto, «l’uomo da sempre ha modificato animali e piante, con gli incroci. Solo che prima lo faceva alla cieca, ora lo si può fare in maniera mirata. Perché ritenere che gli Ogm siano pericolosi?».

Sul mercato ci sono ormai dal 1996 prodotti Ogm di mais, soia, colza e cotone. Negli Usa, in Canada e nell’America del sud, milioni di persone mangiano quel mais da 14 anni senza problemi. Ma anche questo, secondo Buiatti, non è mai stato verificato con uno studio scientifico controllato.

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