Sciopero dei mezzi, cortei e pioggia: per la capitale un venerdì nerissimo

Sciopero dei mezzi, cortei e pioggia: per la capitale un venerdì nerissimo

Come al solito. Anche ieri si è consumata, senza neanche troppi traumi per il traffico, un’altro capitolo di ordinario caos cittadino per lo sciopero generale indetto dai sindacati di base. Una giornata caratterizzata da una miriade di cortei non autorizzati, dal trasporto pubblico ridotto ai minimi termini, dalla pioggia mattutina e dell’inaspettato gruppetto davanti al ministero della Pubblica istruzione che ha messo in ginocchio Trastevere e zone limitrofi. Problemi assai maggiori, invece nei pressi della capitale, dove dalle 15,20 un gruppo di 700 manifestanti della Videocon di Anagni ha invaso nuovamente l’A1 tra Anagni e Frosinone. Una coda di 25 chilometri. Un inferno durato sei ore: alle 21 i manifestanti hanno liberato la strada.
L’ennesimo venerdì nero era cominciato all’alba con l’arrivo di circa 1200 bus sotto l’acquazzone. Il corteo dei 150mila secondo gli organizzatori (5mila secondo la questura), è partito alle 9 da piazza della Repubblica arrivando un’ora dopo a piazza San Giovanni. Poi, nel pomeriggio, un migliaio di «studenti» partiti poco dopo le 15 dal Circo Massimo si sono uniti al corteo. «La parola d’ordine è unificare le nostre lotte contro chi ha generato la crisi, come i finanzieri», ha riferito il portavoce dei Cobas, Piero Bernocchi.
Contro i presunti tagli alla scuola e all’università hanno sfilato (senza autorizzazione) circa 200 studenti delle superiori romane attraversando il Lungotevere bloccando il traffico, diretti a San Giovanni per il comizio finale. Un altro corteo di studenti universitari ha sfilato all’interno della città universitaria della Sapienza per poi raggiungere il concentramento a piazza della Repubblica. Da lì è partito una sfilata dei lavoratori della pubblica amministrazione, sanità, vigili del fuoco e trasporti e marittimo.


Ora la speranza di tutti (automobilisti in primis) è nella revisione del protocollo degli scioperi da parte del sindaco Alemanno. Piano che prevede zone vietate e un solo corteo al giorno. Ma sarà dura convincere i sindacati ai quali interessa solo bloccare tutto. Sennò che gusto c’è?.

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