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Scontri di Londra, il pugno duro di Cameron: "Al vaglio possibile blocco dei social network"

Il premier inglese parla alla Camera dei Comuni. Nel discorso le misure per fare ripartire le città devastate dalle sommosse di questi giorni: "Assicureremo alla giustizia tutti i criminali". E poi non esclude l'intervento dell'esercito, se necessario e il possibile blocco dei social network GUARDA: video 1-2 / foto

Scontri di Londra, il pugno duro di Cameron: 
"Al vaglio possibile blocco dei social network"

LONDRA - "Assicureremo alla giustizia tutti i criminali". Il premier britannico David Cameron parla alla Camera dei Comuni, riferendo sulla situazione delle città inglesi dopo gli ultimi giorni di guerriglia urbana. Nel discorso anche le misure per contrastare eventi futuri dello stesso tipo e le prime mosse per fare ripartire le città, gravemente danneggiate dalle sommosse.

Non escluso intervento esercito Il governo britannico sostiene la polizia ma non esclude il ricorso alle forze armate con funzioni di solo supporto, per poter avere a disposizione un maggior numero di agenti di polizia a fronte delle violenze che hanno scosso negli ultimi giorni Londra e altre città inglesi. Riferendo in Parlamento sui disordini, il premier David Cameron ha dichiarato che il governo deve mettere a punto piani di emergenza che prevedano il ricorso dei militari in compiti come quelli di "semplice vigilanza" per poter avere più poliziotti a disposizione. Tuttavia, ha aggiunto, nessuno vuole scardinare "il grande modello britannico di ordine pubblico".

Allo studio blocco dei social network "Tutti coloro che hanno assistito a queste orribili azioni sono rimasti colpiti dal fatto che sono state organizzate attraverso i social network", ha detto Cameron. "La libera circolazione delle informazioni può essere usata per nobili azioni. Ma anche per azioni malvagie. Stiamo lavorando con la polizia, i servizi d’intelligence e l’industria per capire se può essere giusto impedire alle persone di comunicare attraverso questi siti e servizi quando sappiamo che stanno preparando violenze disordini e atti criminali".

Il governo risarcirà i danni Cameron ha poi assicurato che il governo sosterrà il costo dei risarcimenti dei danni provocati dalle violenze di questi giorni. Il limite di tempo per inoltrare la richiesta di risarcimento, ha annunciato Cameron, è stato portato da 14 a 42 giorni. Inoltre, il premier ha annunciato anche l’istituzione di un fondo di 10 milioni di sterline a disposizione delle autorità locali per la ripulitura e la messa in sicurezza delle aree danneggiate. 

L'indagine Il governo inglese non si tira indietro. Un ragazzo è stato ucciso, fornendo ai rivoltosi il pretesto di una sommossa che poi è degenerata, perdendo ogni legame con le sue motivazioni originarie. Cameron loda chi ha protestato pacificamente contro l'uccisione di Duggand, condannando poi severamente le distruzioni causate dalla parte violenta dei rivoltosi. Sarà aperta nei prossimi giorni un'inchiesta indipendente, assicura il premier, per cercare di determinare la responsabilità della polizia nella vicenda.

Arresti Arrestate finora 1.200 persone, ma il numero dei fermi aumenta ogni giorno. "Presto assicureremo alla giustizia tutti i criminali coinvolti nei fatti di questi ultimi giorni", assicura Cameron. "Li prenderemo e pagheranno per ogni cosa". Ricorda poi, ancora una volta, come sia impossibile considerare le persone coinvolte negli scontri come manifestanti, spinti da motivazioni concrete. "Sono criminali, coinvolti in attività criminali, per le quali dovranno rispondere al Paese".

Le misure Restano a Londra le 16.000 unità di polizia schierate nei giorni scorsi, a garantire la ripresa pacifica delle attività. "Faremo tutto il possibile per ricostruire dove è stato distrutto", ha detto il premier, lodando l'impegno dei tutori dell'ordine, costretti ad affrontare un situazione fuori dal comune. "Da oggi la polizia avrà il diritto di identificare chiunque giri con il volto coperto". E poi le ricostruzioni. "Hanno distrutto molto: case, esercizi commerciali. Faremo ciò che è nel nostro potere perché tutti ottengano un risarcimento proporzionato alle loro perdite". Cameron richiama il Damages Act, che prevede i risarcimenti in circostanze come questa. "E' necessario anche imparare dai nostri errori", ha infine dichiarato Cameron, sottolineando il problema delle gang di minori, coinvolte nelle rivolte. "Dobbiamo guardare alla Scozia, al lavoro di supporto ai membri delle babygang svolto dalla polizia locale. Solo così potremo risolvere questa piaga".

Stop agli smartphone L'intelligence inglese comincia a pensare al blocco dei social. "Il ruolo di network come twitter e degli smartphone in questa vicenda è stato fondamentale", ha detto Cameron. "Stiamo studiando un sistema per bloccarli nel caso in cui appaia chiaro il loro utilizzo per fine aggregativi dei protestanti". Protagonista indiscusso in questi giorni il BlackBerry, che ha garantito ai ribelli un aggiornamento minuto per minuto, favorito dal sistema non tracciabile di Bbm, la messaggeria istantanea dello smartphone, che ne fa un mezzo più difficile da controllare di quanto non lo siano Twitter o Facebook.

E mentre BlackBerry assicura tutto l'aiuto possibile alle autorità, gli hacker britannici violano il blog ufficiale di Rim, la compagnia produttrice, in segno di protesta.

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