Scontro tra battelli sulla Senna: muoiono un uomo e un bambino

L’incidente a Parigi, vicino a Notre Dame: le vittime incastrate nella carcassa della barca

da Parigi
Due persone (un bambino di sei anni e un uomo di 45) sono morte e due sono in stato di fermo in attesa che il magistrato decida a proposito della loro eventuale incriminazione per omicidio colposo. Questa la situazione a seguito di un rarissimo e impressionante incidente verificatosi a Parigi, nelle acque della Senna, proprio sotto la cattedrale di Notre Dame: lo scontro tra un battello turistico (uno dei grandi bateaux mouches, che percorrono in continuazione il tratto del fiume al centro della capitale francese) e un’imbarcazione privata di dimensioni assai minori. A bordo di quest’ultima si trovavano dodici persone, tra cui le due vittime. La dinamica dell’incidente, verificatosi poco prima delle 22 di sabato, non è ancora completamente chiara e le testimonianze sono tra loro contraddittorie. Secondo alcuni testimoni, il grande battello, carico di turisti, avrebbe urtato la ben più piccola imbarcazione da diporto, che procedeva nella stessa direzione, e l’avrebbe sospinta contro il pilone del ponte dell’Archevêché, l’Arcivescovado, che si trova appunto a poche decine di metri dalla chiesa. Secondo altri, sarebbe invece stata la piccola imbarcazione a tentare una manovra azzardata di sorpasso del bateau mouche, finendo rovinosamente la sua corsa contro l’arcata dello storico ponte in pietra. Certo il battello di minori dimensioni ha avuto la peggio ed è colato a picco in pochi minuti. In quel punto il fiume non è molto profondo e ieri mattina il relitto era ancora visibile. I pompieri sono intervenuti con grande rapidità, portando subito a galla dieci persone, che sono in buona salute. Soltanto l’uomo e il bambino sono rimasti incastrati nella carcassa dell’imbarcazione sommersa e per la loro liberazione sono occorsi venti minuti. Immediatamente trasportati in ospedale e sottoposti a una terapia d’emergenza, i due sono deceduti all’alba di ieri. Intanto la polizia ha trattenuto in stato di fermo il pilota e il copilota del bateau mouche «Besogne», che potrebbe aver provocato il naufragio. Ieri, i sommozzatori della polizia e dei pompieri hanno riportato a galla il relitto e hanno ispezionato lo scafo della «Besogne» per verificare eventuali segni di collisione.
L’inchiesta è circondata dal massimo riserbo e non si conoscono neppure i nomi delle due vittime. Si sa soltanto che non sono padre e figlio. L’ipotesi della responsabilità del bateau mouche sta guadagnando terreno e sembra accertato il fatto che l’imbarcazione stesse procedendo a velocità sostenuta. «L’ipotesi che la “Besogne” stesse muovendosi troppo rapidamente comincia a diventare plausibile», ha dichiarato ai giornalisti una fonte della prefettura di polizia della capitale. A Parigi il traffico lungo il fiume, rigorosamente ordinato nei due sensi di marcia, è sempre sorvegliato anche a causa del pericolo rappresentato dal frequente passaggio di grandi chiatte che risalgono la Senna. Gli incidenti mortali sono molto rari.

L’ultimo caso si era verificato 19 anni fa e ha avuto per protagonista sempre un bateau mouche anche in quel caso battezzato «La Besogne». Era il 23 marzo 1989 quando questa imbarcazione urtò un convoglio di chiatte cariche di sabbia. Un passeggero perse la vita e una ventina di altri turisti riportarono ferite più o meno gravi.

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