da Roma
Arriva la «quattordicesima» dei pensionati. In media 301,70 euro allanno, riconosciuti esclusivamente a chi ha unetà pari o superiore a 64 anni e un reddito personale da pensione non superiore a 8.504,73 euro annui. La somma impegnata è la più rilevante del cosiddetto «tesoretto», lextragettito impegnato in vari provvedimenti di spesa lo scorso luglio dopo un duro braccio di ferro nel governo e tra i partiti della maggioranza. Complessivamente la cifra destinata ai pensionati è di 926 milioni, redistribuiti tra poco più di tre milioni di pensionati. Lentità dellassegno varia a seconda della contribuzione e delletà. LInps sta inviando agli interessati una lettera con lindicazione precisa dellimporto per il 2007 insieme a un riassunto dei requisiti necessari. Più di quattrocentomila pensionati, di cui lIstituto non conosce i redditi, riceveranno invece una lettera con allegato un modulo per dichiarare i loro redditi che dovranno far pervenire allInps anche attraverso i Caf e i professionisti abilitati.
La quattordicesima sarà più «pesante» lanno prossimo, ha promesso il ministro del Lavoro Cesare Damiano. Se per questanno i pensionati che hanno fino a 15 anni di contributi da lavoro dipendente avranno diritto in media a 262 euro, lanno prossimo limporto erogato sarà di 336 euro. Per i pensionati con una fascia di contributi tra i 15 e i 25 anni limporto sarà di 327 euro per questanno e 420 per lanno prossimo mentre per i pensionati con oltre 25 anni di contributi limporto passerà da 393 a 504 euro. Dal 2008 la somma dovrebbe essere erogata nel mese di luglio.
La conferma degli impegni di luglio è stata accolta con favore dai sindacati e dai partiti della maggioranza. Critiche dagli esponenti del centrodestra esperti di pensioni. Maurizio Sacconi, senatore di Forza Italia ed ex sottosegretario al Welfare ha osservato che i 300 euro saranno destinati «solo a chi fruisce di un reddito medio e medio alto, in quanto non si è voluto tenere in considerazione il reddito familiare del percettore». Sacconi ha citato unanalisi degli economisti del sito Lavoce.info che già nel luglio scorso avevano bocciato il bonus. «Nonostante lincremento delle pensioni più basse sia sicuramente concentrato a favore della metà meno ricca della popolazione italiana - aveva spiegato leconomista Massimo Baldini - a beneficiarne maggiormente non sono le famiglie più povere ma quelle dei decimali immediatamente successivi. Il suo impatto distributivo ricorda quindi molto quello della riforma Irpef-Assegni familiari dellultima finanziaria, che è andato soprattutto a vantaggio dei redditi medio-bassi, ma non dei più bassi in assoluto».
Affermazioni che hanno consentito a Sacconi un paragone con laumento delle pensioni minime deciso dal governo di centrodestra, che era invece concentrato sui redditi più bassi.
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