Scoperto il gene anti-siccità

La nuova frontiera contro la desertificazione: isolato il gene che controlla la quantità di biossido di carbonio assorbito dalle piante e la quantità di vapore acqueo che rilascia in atmosfera

Scoperto il gene anti-siccità

New York - La nuova frontiera contro la desertificazione e i sempre più frequenti periodi di aridità in ogni parte del pianeta: piante geneticamente modificate, in grado di resistere alla siccità per un tempo molto più lungo del normale.

Una scoperta rivoluzionaria È la rivoluzionaria scoperta di un team di ricercatori finlandesi e statunitensi, che hanno isolato un gene che controlla la quantità di biossido di carbonio che la pianta assorbe, e soprattutto la quantità di vapore acqueo che rilascia in atmosfera. Agendo attraverso i minuscoli pori sulle loro foglie, gli "stomata", con cui la pianta letteralmente "respira", assorbendo l’anidiride carbonica e espellendo vapore acqueo.

Ricerche decennali Per decenni gli scienziati hanno cercato la "chiave" per regolare apertura e chiusura dei pori: ora i ricercatori di Usa e Finlandia, il cui lavoro è stato pubblicato sulla rivista Nature, sostengono di aver trovato il gene che consente la regolazione del meccanismo di respirazione della pianta. In modo da consentirle di continuare ad assorbire l’anidride carbonica, ma riducendo drasticamente le quantità di acqua rilasciate nell’atmosfera. In questo modo, la pianta potrebbe sopravvivere molto più a lungo in un clima secco, tenendo conto che in climi aridi una pianta può perdere il 95% delle sue risorse idriche attraverso la traspirazione dei pori. "Si apre la strada - esulta il professor Jakko Kangasjarvi dell’Università di Helsinki - ci vogliono ancora anni, ma prima di questo lavoro non era mai stato trovato un singolo componente su cui agire per modificare questi compoprtamenti della pianta, oggi ce l’abbiamo".

Gli esperimenti sul crescione Gli esperimenti sono stati condotti su una varietà di crescione, ma gli scienziati sono convinti che i meccanismi genetici alla base sono gli stessi in molti alimenti vegetali, tra

cui il riso. Con ovvi vantaggi alimentari per milioni di persone nel mondo. Basterà aspettare: secondo i ricercatori il metodo genetico per controllare l’acqua nelle piante potrà essere commmercializzato entro 20 anni.

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