Maretta ad Anzio per 20mila bollette spedite ai cittadini per presunti mancati pagamenti di tasse comunali. Di fronte alla segnalazione di diverse «cartelle pazze», bollette di messa in mora relative a multe o imposte già regolarmente pagate, il centrosinistra ha presentato uninterpellanza urgente per chiedere lumi. Già dodicimila i residenti di Anzio che hanno ricevuto la lettera della Centro servizi europeo di Roma (Cse), incaricata dal Comune di richiedere «crediti inesigibili» come vecchie quote di tasse comunali o multe automobilistiche che risultano non pagate. Gran parte dei cittadini, invece, sarebbe in grado di dimostrarne il pagamento. In difficoltà invece quanti hanno pagato le multe automobilistiche ma ne hanno gettato la ricevuta, e adesso rischiano, se non «regolarizzano» entro dieci giorni, penali fino al 300 per cento. Proprio sulla scadenza tassativa e sullimpennata, considerata «da strozzinaggio», delle quote richieste in caso di ritardi sono al centro dellinterrogazione rivolta allassessore alle Finanze Patrizio Placidi da parte del centrosinistra.
Nel documento si mette in evidenza anche come le lettere «per posta semplice» della Cse richiedano di regolarizzare il pagamento di tributi «dichiarati inesigibili dal concessionario per la riscossione, la società Gerit Spa». Dunque, se «a tuttoggi la società incaricata per la riscossione dei tributi è la Gerit», le nuove cartelle possono «determinare una confusione delle procedure amministrative tra la Cse e la Gerit stessa a danno dei contribuenti». Di fronte alla richiesta di un consiglio urgente da parte dellopposizione, il vicesindaco e assessore alle Finanze Placidi ha comunque difeso liniziativa dellamministrazione. Pur «scusandosi» con quanti sono in regola e garantendo che a questi «sarà rilasciata una comunicazione scritta di chiusura pratica».
Scoppia il caso cartelle pazze e lopposizione chiede lumi
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