Scuola, all’esame di maturità si inizia con greco e matematica

Il primo scritto il 18 giugno. Dopo la bocciatura dell’Ocse, le materie principali sono state affidate ai commissari esterni

da Roma

Greco scritto al liceo classico, matematica per lo scientifico. E molta attenzione alle materie fondamentali nelle quali, purtroppo, gli studenti italiani hanno raggiunto i risultati disastrosi impietosamente registrati dall’ultima indagine Ocse-Pisa. Ai membri esterni della commissione esaminatrice infatti è stato deciso di affidare per tutti gli indirizzi di studio l’italiano e la matematica, con l’unica eccezione dello scientifico dove all’italiano si aggiungono le scienze perché la matematica è già ben rappresentata dalla seconda prova scritta. Fissate pure le date. Si comincia per tutti il 18 giugno con la prova scritta di italiano e si prosegue il 19 con la seconda. Ancora da fissare la data del terzo scritto, quello messo a punto dalle singole commissioni, che solitamente si tiene due o tre giorni dopo il secondo. Per gli altri licei: lingua straniera al linguistico, pedagogia al Pedagogico, elementi di architettura all’Artistico. Per i tecnici e i professionali: economia aziendale per ragionieri; costruzioni per geometri; nei tecnici per programmatori e in quelli per periti aziendali, tecnica e organizzazione aziendale, informatica industriale; nei tecnici industriali, elettronica e telecomunicazioni, meccanica, tecnologie chimiche. Per il settore artistico (licei e istituti d’arte) la materia di seconda prova conserva carattere progettuale e laboratoriale (architettura, ceramica, mosaico, marmo, oreficeria) e si svolgerà in tre giorni.
Gli indirizzi di studio per i quali sono state scelte le materie per la seconda prova scritta e quelle da affidare ai membri esterni delle commissioni sono in tutto 912: 5 indirizzi per i licei, 39 per gli istituti tecnici, 23 per quelli professionali, 33 per gli istituti d’arte. A questi si aggiungono le sperimentazioni con 176 progetti assistiti e 636 sperimentazioni autonome. E proprio sulla frammentazione delle sperimentazioni sta per calare la scure del ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni. «È indecente che ci siano oltre 800 sperimentazioni, tra progetti assistiti e sperimentazioni autonome. Questa eccessiva proliferazione di corsi alle superiori non aiuta certo la nostra scuola», sostiene il ministro che promette dal prossimo anno un taglio netto sul numero delle sperimentazioni.


Soddisfazione invece per la scelta di affidare ai membri esterni italiano e matematica indice, dicono al ministero, della volontà di «restituire serietà e dignità all’esame di Stato anche attraverso una presenza incisiva della componente esterna della Commissione».
Saranno i consigli di classe a designare i membri interni, tre docenti della classe tra cui obbligatoriamente il docente della materia scelta per la seconda prova.

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