PAROLA_LETTORI

La scuola deve preparare alla vita Che è dura

Caro direttore, rammento ancora il mio primo giorno di scuola: 32 piccole menti pronte a essere forgiate da una figura autoritaria e rispettabile, rappresentata dalla maestra. Se all'inizio la tolleranza dell'insegnante era abbastanza larga, vista l'età degli scolari, questa diveniva sempre più intransigente col passare degli anni. Bastava un suo sguardo più intenso per ricondurre la classe al silenzio. Nessuno si sarebbe mai permesso di contestare o interrompere. Oggi nelle scuole elementari si respira tutt'altro clima. I genitori non collaborano più con gli insegnati, contestano e rispediscono al mittente qualunque provvedimento disciplinare. I risultati: l'autorevolezza dell'insegnante sarà compromessa alle fondamenta, di conseguenza anche il rispetto dei suoi alunni risentirà di questa condizione. I bambini non avranno eccessivi scrupoli nel disattendere le richieste della maestra. In questo contesto i social-network non sono d'aiuto: proliferano gruppi dove i genitori trovano il modo analizzare e criticare qualunque comportamento della maestra. Non ci sono più le condizioni per insegnare in tranquillità.

Fabrizio Vinci

Caro Fabrizio, genitori iper protettivi sono nocivi ai figli tanto quelli iper disinteressati. Non posso dare lezioni a nessuno e non creda esista la ricetta del genitore modello (se esistesse avremmo risolto i problemi dell'umanità). Ma penso che i figli vadano incoraggiati a navigare da soli nel mare della vita, acque che a volte possono essere agitate o infestate. Compito nostro dovrebbe essere quello di lanciare la ciambella di salvataggio in caso di grave pericolo, non nuotare al loro posto. La scuola, comunità aperta e gerarchica, dovrebbe essere anche la prima scuola di vita, dove oltre alle tabelline si impara a camminare con le proprie gambe, nel bene e nel male. Per questo i genitori, arbitri parziali e ansiogeni, dovrebbero rimanere fuori dalla porta. E semmai prestare più attenzione a ciò che avviene in casa e nel tempo libero, dove si annidano i veri pericoli.

Ma, come si dice, fare è più difficile e faticoso che contestare.

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