Per molti la campanella è suonata ieri, per altri suonerà oggi, i più fortunati entreranno in classe domani e dopodomani. Una partenza a tappe per gli istituti scolastici romani: il calendario regionale in realtà prevedeva per domani lavvio delle scuole del primo ciclo (materne, elementari, medie di primo grado e istituti comprensivi) e per dopodomani quelle del secondo ciclo (scuole medie di secondo grado). Ma molti istituti si sono avvalsi della facoltà di anticipare prevista dallautonomia scolastica.
Qualunque sia la data uscita sulla propria «ruota» scolastica, per gli oltre 500mila studenti romani sono giorni di fibrillazione, alle prese con i problemi di sempre: mancano i professori, alle volte addirittura banchi e sedie, come nel caso dellistituto di Ponte di Nona di cui parliamo in altra parte del nostro giornale. E al liceo classico Mamiani, uno degli istituti storici della capitale, lo slittamento delle nomine per insegnanti e personale ausiliario ha spinto il preside Cosimo Guarino a ridurre a quattro ore lorario giornaliero nella prima settimana di scuola. «Se così vanno le cose - denuncia Guarino - tanto vale far iniziare lanno scolastico il 1° ottobre come accadeva una volta. Così ci sarebbe tutto settembre per organizzare gli organici». Al Mamiani problemi anche per i bidelli: ne sono stati nominati in fretta e furia altri otto per affiancare i tre «titolari», a completare lorganico di 11 ausiliari. ma per il segretario nel Lazio della Flc Cgil Stefano De Caro le operazioni di nomina dei circa 10mila docenti e ausiliari, tenendo conto anche dei ricorsi, «non finiranno prima di dicembre».
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