Clima di austerity in Comune. E va bene. Ma i tagli cominciano proprio dalla scuola. Per l’esattezza dai libri di testo. Sparisce il bonus per tutti gli studenti delle medie e dal 2012 il Comune pagherà i testi scolastici solo alle famiglie più bisognose. Un discrimine che ha come unico obbiettivo il risparmio. Il parametro per ricevere il contributo non sarà più il numero di anni di residenza a Milano, come aveva stabilito l’ex sindaco Letizia Moratti, ma le condizioni economiche dei genitori degli alunni. Cioè, le famiglie non dovranno superare un certo reddito annuo (ancora da stabilire) in base ai parametri Isee. «In tempi di casse vuote - spiega l’assessore all´Educazione e vicesindaco Maria Grazia Guida - il Comune risparmierà 5 milioni di euro con il taglio dei libri gratuiti. Milano era l´unica città italiana a concedere i testi gratis a tutte le famiglie delle scuole medie. Ora si cambia».
A bocciare l’iniziativa è l’ex assessore ai Servizi sociali e Famiglia Mariolina Moioli che vede sgretolarsi tutto il lavoro fatto in cinque anni di amministrazione. «È assurdo che l’austerity di Pisapia parta proprio dalle famiglie e dall’educazione - sostiene -. Se il buongiorno si vede dal mattino, non oso immaginare cosa accadrà prossimamente».
Facendo due conti, l’ex assessore smonta le previsioni di risparmio anticipate da chi la succede ora negli uffici di via Porpora: «Non si possono risparmiare 5 milioni sui libri delle medie - sostiene - perché di milioni se ne spendono 4,7 per medie ed elementari assieme. Forse i calcoli andrebbero rifatti». Il Comune ha sempre dato i libri gratis ai 56mila alunni delle elementari, per una spesa di circa due milioni di euro. E ha fatto in modo di alleggerire la spesa per i testi delle medie concedendo a 25mila famiglie il bonus (da 200 euro per la prima media, 80 euro per la seconda e 90 euro per la terza). Ora si cambia musica. Non dal prossimo anno scolastico, per cui valgono ancora le regole fissate dalla vecchia amministrazione, ma per l’anno scolastico 2012-2013.
Ancora da fissare come detto la soglia di reddito massima per ricevere il contributo comunale. Certo, non sarà semplice passare al vaglio 80mila domande, verificare 80mila documenti e modelli 730. Ora che le famiglie consegnano domanda e documentazione, ora che si procede con i controlli, si fa in tempo ad arrivare alla fine dell’anno scolastico del 2013.
La nuova giunta, in alternativa al bonus, sta pensando anche a nuove formule per alleggerire il peso delle spese scolastiche: ad esempio il comodato d’uso. «Studieremo, in accordo con le case editrici e con gli insegnanti, - aggiunge la Guida - un progetto per tenere i testi di studio in uso per almeno tre anni, così le scuole potranno comprare stock di volumi da prestare ai ragazzi delle famiglie più fragili».
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