(...) non ha permesso di iniziare i lavori dellassemblea. Tutto è cominciato con la lettura di un documento da parte di Fabio Nobile, nel quale il consigliere del Pdci ricordava di aver «condannato da subito quella mozione» e invitava Battaglia «a rettificare le sue dichiarazioni», quelle in cui aveva invitato «i partiti della sinistra a guardare in casa propria» e aveva detto di «non accettare lezioni da quelle forze che discriminano i bambini».«Noi non siamo della stessa cultura e pratica politica del capogruppo del Pd - ha concluso Nobile -. Riteniamo necessario un immediato chiarimento con la maggioranza». Subito lopposizione ha colto la palla al balzo per chiedere «le dimissioni del sindaco perché la maggioranza non esiste più», come ha detto il capogruppo di An Marco Marsilio, mentre il capogruppo di Fi Michele Baldi ha sottolineato che «questa maggioranza è insieme maggioranza e opposizione». Battaglia ha provato a gettare acqua sul fuoco, invitando i «nemici» di maggioranza a tenere le polemiche politiche distinte dallattività istituzionale e invitando lopposizion «a non speculare perché rimarremo ancora a lungo a governare questa città». Amareggiatissimo il presidente del consiglio comunale Mirko Coratti: «Non è una bella immagine quella che stiamo offrendo ai cittadini in questo inizio danno». Coratti è stato costretto a chiudere anticipatamente il consiglio. Subito si è svolta una verifica di maggioranza, nel corso della quale i capigruppo di Pdci, Sd e Verdi hanno chiesto il «ripristino della maggioranza originaria, quella votata dagli elettori», in considerazione del «quinto o sento infortunio in cui incorre la maggioranza».
Di situazione «totalmente fuori controllo» in Campidoglio parla il presidente della federazione romana di An, Gianni Alemanno. «Fin da quando il sindaco Veltroni aveva assunto il ruolo di segretario del Pd - ha proseguito Alemanno - avevamo denunciato non soltanto lesistenza di un clamoroso conflitto di interessi, ma anche limpossibilità materiale di gestire questo doppio ruolo. Questa situazione si sta traducendo nella progressiva paralisi di ogni atto amministrativo, nella incapacità di affrontare qualsiasi emergenza, a cominciare da quella della sicurezza e oggi perfino nellincapacità di gestire i normali rapporti tra i partiti della coalizione di maggioranza».
Stefania Scarpa
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