Economia

Se il gelo e il maltempo diventano la scusa per far volare la verde

Nuovi rincari sui carburanti: la verde oltre 1,8 euro al litro. Una stangata pari a 204 euro all'anno. Il Codacons: "Speculazione da maltempo"

Se il gelo e il maltempo diventano la scusa per far volare la verde

Tornano a correre i prezzi dei carburanti. Oggi una nuova fiammata ha, infatti, portato la verde a sfondare il record di 1,8 euro al litro. Secondo i dati riportati da Staffetta Quotidiana, la Esso, l'IP, la Tamoil e la TotalErg hanno messo mano ai listini. Il prezzo massimo della verde ha toccato 1,801 euro (negli impianti Tamoil), mentre il gasolio è arrivato a sfiorare 1,74 euro (1,739 euro di TotalErg). "Il nuovo record raggiunto dai carburanti in Italia - ha tuonato il Codacons - determina una stangata pari a 204 euro ad automobilista su base annua, cifra destinata a crescere se i listini alla pompa dovessero proseguire la folle salita".

Dopo gli aumenti decisi ieri dall'Eni, anche l'Esso ha registrato lievi ritocchi sia sulla benzina (+0,3 centesimi a 1,775 euro al litro) sia sul gasolio (+0,1 centesimi a 1,7631 euro al litro). Per l'IP i rialzi interessano solo il diesel: un rincaro di un centesimo a 1,733 euro al litro. Per la Tamoil, invece, l’aumento è di 1,5 centesimi su entrambi i prodotti, rispettivamente a 1,801 euro al litro e 1,735 euroal litro. Infine, la TotalErg ha segnato un rincaro di un centesimo su entrambi i prodotti con la verde a 1,794 euro al litro e il diesel a 1,739 euro al litro. "A livello nazionale la verde oscilla tra il minimo di 1,775 euro al litro e il massimo di 1,801 euro - si legge sulla Staffetta Quotidiana - il gasolio è compreso tra un minimo di 1,720 euro e un massimo di 1,739 euro". Secondo i tecnici, infatti, "sui prezzi alla pompa si riversano oggi gli aumenti dei prezzi internazionali che si sono verificati lunedì". La quotazione del gasolio ha, infatti, fatto un balzo notevole ed è così tornata, dopo circa un mese, al di sopra dei mille dollari la tonnellata. La benzina, invece, è stabilmente oltre quota mille dal 25 gennaio.

Per il Codacons si tratterebbe dell’ennesima "speculazione da maltempo" a danno degli automobilisti che "non trova certo giustificazione rispetto all’andamento del petrolio o delle quotazioni Platts". Proprio per questo, l'associazione dei consumatori ha subito chiesto all'esecutivo di "inviare la Guardia di Finanza presso i distributori di benzina di tutta Italia, al fine di accertare se vi siano stati rialzi dei listini ingiustificati e puramente speculativi".

In nome della trasparenza del prezzo il Codacons ha, quindi, chiesto "nuovi provvedimenti da parte dell'esecutivo, come l’eliminazione dei millesimi dai listini e la creazione di un apposito sito internet attraverso il quale i benzinai siano tenuti a comunicare giornalmente il prezzo applicato".

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