Se Klimt partecipa all’America’s Cup: primavera a gonfie vele a Venezia

Se Klimt partecipa all’America’s Cup: primavera a gonfie vele a Venezia

C'è la magia di San Marco, Palazzo Ducale e Canal Grande. Di antiche dimore nobiliari, calli e canali che si riflettono nella laguna. E c'è anche quella di un ricco programma di appuntamenti culturali ad accogliere il visitatore nella primavera veneziana. A partire dalla mostra «Gustav Klimt, nel segno di Hoffmann e della Secessione», ospitata fino all'8 luglio nelle sale del Museo Civico Correr, (San Marco, www.correr.visitmuve.it), a 150 anni dalla nascita dell'artista viennese e a oltre un secolo dalla sua partecipazione alla Biennale di Venezia, nel 1910. Per continuare con «The Dalì Universe», prorogata, dopo il forte successo, fino al maggio del 2013 al Museo di Sant'Apollonia (Castello, tel. 041.916954740). Un'esposizione che propone oltre cento opere del maestro del Surrealismo, tra sculture in bronzo, illustrazioni e oggetti in oro e vetro. Senza dimenticare la rassegna d' arte contemporanea «Elogio del dubbio», fino al 31 dicembre alla Fondazione François Pinault a Punta della Dogana (prenotazioni: 199.139.139), che, con il contributo di una ventina di artisti, indaga i temi dell'identità umana e delle certezze.
La primavera a Venezia è anche musica, classica e intramontabile, s'intende, con le arie di Verdi, Puccini, Rossini e Bizet, alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista (www.operahouse.it). Con i violini veneziani che interpretano Vivaldi, Cimador e Bach al San Vidal (San Marco, www.interpretiveneziani.com), La Traviata e il Rigoletto, fino al 31 maggio a Palazzo Barbarigo Minotto (www.musicapalazzo.com) .
Un pieno di cultura che fa da preludio e accompagna uno degli eventi più attesi della stagione: l'America's Cup World Series, che dal 12 al 20 maggio farà tappa nella città della Serenissima. Le regate diurne saranno seguite da serate (aperte al pubblico), organizzate, presso Skyline Rooftop Bar, all'ottavo piano del Molino Stucky Hilton Venice, il cinque stelle, sull'Isola della Giudecca, sorto nel 2007 dal restauro di 13 edifici di un mulino edificato a fine Ottocento dall'industriale Giovanni Stucky. Per l'occasione, il giovane barman, Riccardo Semeria, ha coniato cocktail «Luna Rossa Cobbler», a base di vodka, Porto e frutti di bosco. L'hotel, dotato di 379 camere, di cui 88 executive, 44 suite e una presidential sulla sommità della torre, due ristoranti, piscina panoramica, dispone del più grande centro benessere di Venezia: E'Space, con due saune, bagno turco, idromassaggio, zona relax con cromo e aroma terapia, cinque cabine individuali per trattamenti e area fitness. Lo spazio congressuale si estende su una superficie di 2.600 metri quadrati, con sale dotate di accesso esterno autonomo e collegate internamente a ogni parte dell'hotel.
Per tutto il mese di maggio, pernottamento a 300 euro, con prima colazione inclusa e servizio di navetta gratuita da e per San Marco (www.molinostuckyhilton.com).
Il complesso del Molino Stucky Hilton Venice sorge sull'Isola della Giudecca, la più ampia della città, con i suoi otto isolotti e una splendida posizione che domina l'intero canale. Un luogo, da sempre caratterizzato da un vivace fermento culturale, nei secoli sede di famose accademie letterarie e filosofiche, scelto come rifugio, nel 1529, da Michelangelo Buonarroti esule da Firenze e come dimora e soggiorno da Bietro Bembo, Giacomo Casanova, Lord Byron, Wolfang Goethe e molti altri personaggi. Il glorioso passato della Giudecca rivive ogni anno, nella terza domenica di luglio, con la celebrazione della Festa del Redentore, che prende il nome dall'omonima chiesa, progettata dal Palladio ed edificata tra il 1577 e il 1592, in segno di ringraziamento per la fine della terribile pestilenza che nel 1576 causò la morte di un terzo della popolazione cittadina. La celebre sfilata di barche, che oggi culmina con uno spettacolo pirotecnico che illumina tutto bacino di San Marco, risale alla tradizione della traversata che il Doge e la sua corte compivano verso il luogo di culto, come gesto di devozione e gratitudine.


Sempre in tema di storia, da non perdere una vista ai tipici caffè e locali del centro, dal Florian, in Piazza San Marco, che nei suoi tre secoli di vita ha visto sedere ai propri tavoli, tra gli altri, Ugo Foscolo, Marcel Proust, Gabriele D'Annunzio e Amedeo Modigliani, passando per il Caffè Quadri (sorto nel 1775) e l'Antica Trattoria Poste Vecie, che nel 1500 era una taverna, dove si riunivano i corrieri della posta. Informazioni: www.turismo.provincia.venezia.it, www.comune.venezia.it.

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